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L’elisoccorso di Bologna compie 35 anni: “E miglioreremo ancora”

Dal giugno del 1986 sono state effettuate 30.000 missioni, tra la quali anche la tragedia del Salvemini, l'incidente di Ayrton Senna a Imola e l'esplosione dell'autocisterna a Borgo Panigale

Pubblicato:14-06-2021 14:45
Ultimo aggiornamento:14-06-2021 14:45
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elisoccorso ARCHIVIO AUSL BOLOGNA Foto di Paolo Righi
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BOLOGNA – Sono passati 35 anni da quando il primo elicottero di soccorso interveniva su un incidente automobilistico sulla A1, nel giugno del 1986. Da allora sono state effettuate circa 30.000 missioni, anche in occasione di eventi che hanno segnato la storia recente di Bologna, dalla tragedia del Salvemini all’incidente di Ayrton Senna a Imola, fino all’esplosione dell’autocisterna a Borgo Panigale il 6 agosto del 2018.

Il servizio nel frattempo è cresciuto: da quattro anni l’impiego dell’elisoccorso si è esteso alle 24 ore: l’attività notturna, fino all’agosto 2019 limitata all’uso delle 17 piazzole illuminate, oggi può contare 387 aree di atterraggio. E per l’immediato futuro si confida in ulteriori miglioramenti tecnologici in grado di rendere gli interventi ancora più tempestivi e ‘vicini’ al cittadino. “Siamo impegnati a potenziare ulteriormente l’elisoccorso, perché è davvero un servizio salvavita“, sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, che parla di una “grande intuizione” da parte dei protagonisti di allora.

L’anniversario del 118, che ha come base la piattaforma al quindicesimo piano dell’ospedale Maggiore, è stato celebrato oggi con la presentazione di quella esperienza, tra passato e futuro, nell’aula magna dell’ospedale bolognese, con le testimonianze di medici, operatori del 118 e anche dei pazienti salvati dall’eli-ambulanza. “È stata sicuramente una soluzione vincente”, dice il direttore generale dell’Ausl Paolo Bordon. “Donne e uomini, professionisti di grande livello, hanno creduto che l’elicottero potesse essere uno strumento ordinario per gestire situazioni di emergenza. Ora è giusto guardare all’evoluzione di questo servizio che non è dedicato solo all’area metropolitana di Bologna. Di qui gestiamo una fetta importante dell’Emilia-Romagna, utilizzando le competenze presenti in questo ospedale”.


Per il direttore del dipartimento Emergenza dell’Ausl Giovanni Gordini “si è stati capaci di guardare avanti e oggi ci sentiamo capaci di proteggere i cittadini di questa città, di giorno e di notte”.

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