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A Roma la Festa dei Piccoli Comuni del Lazio. Zingaretti: “Con loro, la Regione è più competitiva”

Sabato 14 e domenica 15 maggio a Villa Borghese, 65 amministratori del territorio mettono in mostra le loro ricchezze

Pubblicato:14-05-2022 18:41
Ultimo aggiornamento:14-05-2022 18:44

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ROMA – Si è aperta a Villa Borghese la Festa dei Piccoli Comuni del Lazio. Negli stand allestiti nell’area verde nel cuore di Roma, 65 amministrazioni del territorio mettono in mostra fino a domani le ricchezze del territorio, dall’enogastronomia al paesaggio, dal turismo all’artigianato. La manifestazione è sostenuta dalla Regione Lazio in collaborazione con Legambiente Lazio, Slow Food, e la partecipazione del Comune di Roma e Arsial.

“Dobbiamo continuare a investire sulla forza dei piccoli Comuni del Lazio per rendere tutti insieme sempre più forte e competitiva la nostra regione“, ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, inaugurando la festa. “E il Lazio lo ha capito da tempo e sulle straordinarie potenzialità dei piccoli Comuni del nostro territorio noi abbiamo investito molto. Questa festa infatti è giunta alla sua quinta edizione, e fin dall’inizio è stata un successo. Nel Lazio inoltre abbiamo istituito un ufficio ad hoc e finanziato un bando proprio per i piccoli Comuni per tre anni consecutivi con 12 milioni di euro e 301 progetti finanziati“.


“Ora vogliamo fare ancora di più grazie alle risorse della programmazione europea e a quelle del Pnrr. Uno strumento che avrà un impatto straordinario sulla crescita economica, sociale e produttiva della nostra regione, risorse che ci sosterranno nel continuare a creare anche un modello di sviluppo più giusto, più equilibrato, più rispettoso della Terra e capace di valorizzare l’enorme patrimonio di bellezza, saperi e paesaggi custodito nelle aree interne e soprattutto nei Comuni più piccoli”, ha concluso Zingaretti.

PETRINI (SLOW FOOD): “NON CONTRAPPORRE INNOVAZIONE E TRADIZIONE”

“Se vogliamo rigenerare i borghi dobbiamo superare la contrapposizione tra innovazione e tradizione, perché questo contrasto ci relega in una dimensione nostalgica e marginale. Innovazione vera c’è quando una tradizione è ben riuscita e lo dimostrano le buone pratiche che ci hanno raccontato in questi giorni a Roma. Noi siamo l’espressione di un fronte di innovazione che ha salde radici sui territori e che ha coscienza che il patrimonio presente non solo è ancora vivo ma può dare effetti positivi diffusi“, ha detto Carlo Petrini, fondatore di Slow Food.

“Il soggetto più innovativo e rivoluzionario che può attuare una reale innovazione duratura sono le comunità, perché si basano su quella sicurezza affettiva che può praticare un vero e proprio cambio di paradigma. Le comunità sono incentrate sulla gioia e la felicità e possono essere sia lo strumento per il cambiamento sia l’obiettivo di una nuova socialità – ha aggiunto Petrini – E con queste dobbiamo affrontare il lungo periodo di transizione agroecologica che ci aspetta. Sono i produttori dei Mercati della Terra e dei Piccoli Comuni del Lazio che incontreremo in questi giorni a Villa Borghese in un evento che siamo riusciti a realizzare grazie alla collaborazione con la Regione Lazio, l’Arsial, il Comune di Roma e Legambiente, oltre che i volontari Slow Food locali”, ha aggiunto.

NAPPINI (SLOW FOOD): “PRODUZIONI AGRICOLE SONO CENTRALI”

I borghi senza agricoltura rischiano di diventare luoghi non autentici: scenografie vuote, bellissime a vedersi ma da fruire soltanto in maniera ludica e ricreativa, territori a cui manca l’identità perché non ci sono comunità legate alla produzione alimentare”, ha sottolineato Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia. “A dimostrare invece come rivivono i paesi, dal punto di vista sociale ed economico, quando le produzioni agricole ritornano a essere centrali, le buone pratiche che ci arrivano proprio dal Lazio, con la comunità della castagna mosciarella di Capranica Prenestina, che accoglieremo presto tra i Presìdi Slow Food, e le cultivar olivicole e i chiacchietelli di Priverno, già Presidio”.

AVENALI (PICCOLI COMUNI REGIONE LAZIO): “ATTENTI A REALTÀ LOCALI”

“La Festa dei Piccoli Comuni del Lazio non è una semplice festa, ma è anche uno strumento importante per condividere e far conoscere a tutti, gli elementi centrali delle politiche che la Regione Lazio sta realizzando a favore di queste realtà locali, come ad esempio ultimo arrivato, il bando di 3 milioni di euro per l’acquisto degli scuolabus elettrici. L’iniziativa rappresenta una vetrina della sostenibilità, della qualità, alla quale i piccoli Comuni partecipano con un entusiasmo enorme, perché trovano lì la possibilità di mostrarsi con orgoglio nella grande città ma anche di fare squadra con gli altri e la stessa Regione”, ha dichiarato Cristiana Avenali, responsabile Piccoli Comuni della Regione Lazio.

“Vogliamo con forza che questi Comuni non solo non scompaiano spopolandosi – ha aggiunto Avenali -, ma che siano sempre più conosciuti e valorizzati, perché sono uniche le loro storie, il loro ambiente la loro enogastronomia, le loro comunità ed è proprio qui che si concentra l’idea di Paese e di Regione di cui oggi abbiamo bisogno per costruire futuro. Ringrazio il Presidente Nicola Zingaretti per l’intuizione e la costanza avute nello spingere in questa direzione, e non ci fermeremo ma andremo avanti sull’innovazione e la transizione ecologica, puntando sulle opportunità che il Pnrr ci presenta, come ad esempio la costruzione di comunità energetiche nei piccoli Comuni con una serie di progetti pilota già in campo”.

LA MANIFESTAZIONE

La manifestazione articolata su due giornate, sabato 14 e domenica 15 maggio, si svolge presso Villa Borghese (viale delle Magnolie) dalle 10 alle ore 18 e prevede un calendario fitto di incontri, dove sarà possibile ritrovare i sapori tipici del Lazio, e dove si potranno degustare i prodotti enogastronomici di ogni Comune o prendere parte ai laboratori culinari. La Festa dei Piccoli Comuni, inaugurata al ritmo della musica dell’Eko Orchestra di Castrocielo, prevede per tutta la giornata di oggi anche spettacoli itineranti e statici lungo l’area della festa, intrattenimenti musicali con bande e gruppi folkloristici del Lazio.

Durante il pomeriggio si esibirà, invece, l’Associazione Bandistica Attilio Verdirosi di Longone Sabino (RI). Tra i laboratori della tradizione sarà possibile assistere alla dimostrazione della lavorazione del Telaio, o seguire il Maestro Presepista del Comune di Greccio (a Rieti) che illustrerà come costruire un presepio, dal progetto all’ambientazione, dalla prospettiva all’illuminazione.

Infine domani si parte alle ore 10.30 con l’esibizione della Little Big Band di Colonna, in provincia di Roma, della Banda Musicale “Concezio Colandrea” di Borbona a Rieti e della Banda Musicale Città di Gallese e del Gruppo Musici di Gallese (in provincia di Viterbo). Tra i laboratori previsti: la lavorazione della lana di Vallinfreda, show maccheroni a fezze di Montenero Sabino e il Maestro Presepista del Comune di Greccio, sempre nella provincia reatina.

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