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Regione Marche presenta ‘Bello, ci vivrei’: progetto di riqualificazione dei borghi

Acquaroli: "Quello della valorizzazione delle aree interne è un tema centrale nella strategia di sviluppo della comunità regionale"

Pubblicato:14-05-2021 18:50
Ultimo aggiornamento:14-05-2021 18:51
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ANCONA – Si è svolta oggi pomeriggio la presentazione dello studio Definizione di una strategia per la valorizzazione dei borghi realizzato da Camera di Commercio delle Marche e Università Politecnica delle Marche – Dipartimento di Management. Un progetto dal titolo ‘Bello, ci vivrei’ il cui evento di presentazione è stato organizzato con la Regione Marche che insieme a Camera Marche lavora perché luoghi da cartolina diventino spazi di vita, socialità, produzione sostenibile.

All’incontro è intervenuto il presidente della Regione, Francesco Acquaroli: “Quello della valorizzazione delle aree interne è un tema centrale nella strategia di sviluppo della comunità regionale e come ci ha indicato lo studio condotto dalla Politecnica delle Marche e dal rettore Gregori e presentato oggi alla Camera di Commercio delle Marche, lo spopolamento di queste aree è una realtà assodata. Siamo una regione di piccole dimensioni, con moltissimi comuni sotto i 15 mila abitanti ed è un fatto che stiamo perdendo un patrimonio di attrattività proprio a causa dello spopolamento. Ma al di là della questione demografica, noi abbiamo una vera e propria necessità di preservare un patrimonio sociale, storico, economico che è a rischio. Un rischio che può tradursi in costi pesanti per tutti. Oggi più che mai ci siamo resi conto dell’importanza degli spazi da vivere e allora dobbiamo segnare un punto di svolta importante con la valorizzazione di questi spazi, non in competizione tra settori dell’economia del turismo, ma in sinergia. Quello dei borghi non è un circuito chiuso ma aperto, che va affiancato ad altri comparti per aggiungere attrattività, perché è un potenziale di esaltazione della bellezza insieme a tutto l’indotto che ne deriva (dall’artigianato all’enogastronomia, all’ambiente) da realizzare come in un’unica filiera. Per raggiungere insieme l’obiettivo principale: la destagionalizzazione dell’offerta, molto più appetibile oggi alla luce di un’evoluzione della domanda. Dobbiamo rivendicare con orgoglio le nostre bellezze e tutto il loro potenziale. In tale senso la proposta di legge regionale per la valorizzazione dei borghi e dei centri storici va nella giusta direzione, e c’è sicuramente tanto lavoro da fare per una organica valorizzazione delle aree interne che passa anche dal miglioramento infrastrutturale, ma posso con soddisfazione osservare che attorno a questo progetto, su cui vogliamo coagulare le migliori energie, c’è molto entusiasmo e grande interesse”.

Dopo gli interventi di Gino Sabatini, presidente Camera di Commercio delle Marche, Giorgio Mencaroni, presidente Camera di Commercio dell’Umbria, Gennaro Strever, presidente della Camera di Commercio di Chieti e Pescara, Gian Luca Gregori, rettore Univpm, Valerio Temperini, docente Marketing Univpm, Massimiliano Polacco, componente Giunta Camera Marche con delega al Turismo ed altri, le conclusioni sono state affidate a Giorgia Latini, assessore regionale alla Cultura: “Ringrazio la Camera di Commercio e l’Università Politecnica che ci hanno offerto l’opportunità di questo confronto fondamentale. Ci sono stati moltissimi spunti importanti e abbiamo ascoltato contributi qualificati per illustrare progetti già qualitativamente molto avanzati e praticabili. Mi fa piacere che ci sia questa grande attenzione sulla valorizzazione dei borghi storici che fin dall’insediamento della giunta regionale abbiamo eletto a priorità. Valorizzazione di tutti i territori della regione punteggiati dai borghi, bellissimi in ogni zona, ma certo quelli delle aree interni hanno sofferto di più e soffrono la carenza di servizi, carenza che certamente non incentiva le famiglie e le giovani coppie a restare. Allora dobbiamo creare azione sinergiche, convergenti e strategiche per dare vantaggi a vivere nei borghi, a restarci sentendolo come un privilegio. La proposta di legge che abbiamo presentato si caratterizza proprio per l’intersettorialità con l’obiettivo di rilanciare i nostri meravigliosi borghi che hanno una tradizione e un’identità culturale ricchissima, mettendoli in risalto anche attraverso una promozione turistica mirata. Una delle prime azoni concrete sarà il festival ‘Marchestorie’ un megafono per attrarre flussi turistici affinché diventi negli anni un brand culturale che identifichi il nostro territorio”.


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