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VIDEO | Nasce Oplà, l’app gratuita per una spesa ‘sana’

A spiegare alla Dire come funziona e quali sono gli obiettivi di questo progetto corale è Andrea Cattaneo, uno dei fondatori

Pubblicato:14-05-2020 14:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:19

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https://vimeo.com/418450021

ROMA – Si chiama Oplà ed è una nuova app gratuita che aiuta a fare la spesa in modo consapevole e intelligente. Nata da un collettivo di giovani esperti del mondo della comunicazione in fila alla cassa del supermercato, è stata volutamente lanciata in pieno lockdown per supportare i cittadini a scegliere cosa mangiare. A spiegare alla Dire come funziona e quali sono gli obiettivi di questo progetto corale è Andrea Cattaneo, uno dei fondatori della app Oplà.

– Come nasce l’idea di questa app, a cosa serve e come si usa?


“L’idea di questa app nasce all’inizio del 2019 in modo abbastanza originale da un collettivo di persone quasi tutte impiegate nel mondo della comunicazione, del marketing e della valorizzazione dell’agroalimentare. L’ispirazione arriva in cassa al supermercato guardando i carrelli delle persone e scoprendo che effettivamente manca in tanti consumatori la consapevolezza di compiere delle scelte sane ed equilibrate quando si è nel punto vendita. Anche perchè le informazioni sui prodotti alimentari non sono sempre accessibili e comprensibili e vanno decifrati. Abbiamo sin dall’inizio progettato una app facile ed accessibile per i consumatori in modo da offrire ai cittadini le informazioni sui prodotti che troviamo tra gli scaffali dei supermercati. Questa app permette di scansionare il codice a barre dei diversi prodotti, oppure cercare all’interno del database che conta oltre 25mila prodotti, accedere così alle schede che contengono diverse informazioni a partire dallo score nutrizionale, con un punteggio da 0 a 10 che indica la qualità nutrizionale di un prodotto ma anche quanto quella merce è stata lavorata prima di finire nel nostro carrello, la lista nutrienti e gli ingredienti. A questo si associa la compatibilità per capire se quella merce è in linea con il mio profilo, le mie esigenze, i miei gusti e scelte di salute anche etiche. Lo score ti aiuta davvero a capire quanto quell’articolo ‘fa per me'”.

– Le persone sono sempre più attente e consapevoli alla qualità del cibo. Molti di loro sono intolleranti al lattosio o al glutine. In che modo Oplà viene in soccorso nella scelta del prodotto?

“Viene in soccorso in due modi principalmente fermo restando che la app si può impostare, ad ogni accesso o quando si vuole secondo le proprie preferenze, nutrizionali privilegiando ad esempio più fibre, più proteine o escludendo prodotti che contengono l’olio di palma o altri ingredienti specifici oppure allergeni che si devono evitare. La app aiuta proprio nel momento in cui il consumatore scannerizza un prodotto: se tra le impostazioni io ho escluso cibi contenenti il glutine, questo prodotto mi viene segnato come assolutamente non compatibile in modo molto evidente. Il secondo vantaggio è che il consumatore può ulteriormente selezionare, tra la merce che può consumare, altri elementi che vuole escludere. Tornando ad esempio al cibo senza glutine, si può selezionare anche che la merce non contenga additivi. Il vantaggio dell’utilizzo è capire cosa si acquista ma con un risparmio di tempo notevole”.

– L’utilizzo di Oplà è compatibile con un programma alimentare portato avanti con il nutrizionista?

La app non sostituisce assolutamente lo specialista, anzi la app è sviluppata e approvata anche dagli specialisti della nutrizione. Infatti è molto utile come strumento di affiancamento e permette di raggiungere risultati migliori se si segue una dieta”.

– Lei ha detto che il lancio di questa app è avvenuto proprio nel periodo del lockdown.

“Abbiamo addirittura anticipato il lancio dell’app perchè ci sembrava doveroso fornire alcuni strumenti giusti soprattutto in un momento in cui la possibilità di fare attività fisica era limitata. Il vantaggio del rimanere a casa è stato quello di avere più tempo per dedicarci alle attività di svago, soprattutto con i propri figli, capire con loro come si mangia e si acquista bene. In generale, poi, ha aiutato a fare la spesa sana permettendo di riempire un carrello con prodotti con qualità nutrizionali. La app consente di creare una lista che si chiama proprio ‘spesa’ per fare un vera e propria lista virtuale e non cartacea. Se vado al supermercato e quel determinato prodotto che ho nella mia lista della spesa non c’è, la app fornisce i prodotti equivalenti. In più, una funzione a cui teniamo molto è l’hunter attraverso cui gli utenti diventano protagonisti dell’app potendo aggiungere i prodotti. Vogliamo fare una rivoluzione non violenta del mangiare sano e abbiamo bisogno di attivisti. Vogliamo creare un patto di fiducia reciproco in quanto garantiamo che i nostri score sono indipendenti, per cui le aziende non potranno mai influenzare i nostri progetti. Questo è un dato di fatto imprescindibile, e poi garantiamo che la app resterà sempre gratuita. E allora, buona spesa a tutti”.

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