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VIDEO | 50 anni di Ferpi, Sobrero: “Saremo tessitori per il futuro del Paese”

L'ambizione è quella di "diventare dei tessitori sociali": ecco la dichiarazione di intenti di Ferpi, la Federazione Relazioni pubbliche italiana che ha compiuto 50 anni

Pubblicato:14-05-2020 10:36
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:19

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ROMA – Ascolto professionale, dialogo costruttivo e gestione della comunicazione digitale. Sono le competenze dei professionisti della comunicazione e delle relazioni pubbliche necessarie per sostenere le sfide del futuro secondo Rossella Sobrero, presidente della Federazione Relazioni pubbliche italiana (Ferpi), che quest’anno celebra il suo 50esimo anniversario con l’obiettivo di “facilitare le relazioni tra i diversi attori che, in particolare a livello territoriale, possono contribuire alla ricostruzione all’immagine del nostro Paese”.

L’ambizione, spiega all’agenzia di stampa Dire Sobrero, è quella di “diventare dei tessitori sociali” e dare un contributo “per creare maggiori sinergie e collaborazioni tra tutti gli attori. Siamo di fronte a sfide talmente grandi che la singola impresa, la singola istituzione, il singolo ente locale, non possono risolverle- sottolinea-. C’è bisogno di mettersi insieme e ricostruire il patrimonio di relazioni, che noi possediamo e mettiamo a disposizione dei vari attori sociali”.


Difficile, per Sobrero, “fare un bilancio di cinquant’anni in cui si sono succeduti tanti presidenti e organi dirigenti diversi. Certamente abbiamo mantenuto la barra diritta sull’importanza della nostra professione e in futuro il nostro programma è di rafforzare il ruolo del comunicatore professionale e di dare maggiore valore anche alla nostra capacità di gestire le relazioni”.

Per la presidente di Ferpi, eletta meno di un anno fa, è importante far capire alle persone che le relazioni pubbliche non si limitano all’ufficio stampa, ma comprendono anche la gestione “attraverso una strategia articolata, delle relazioni con i pubblici di riferimento, tra cui i media”.

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Rafforzare “la collaborazione e la sinergia con altre realtà associative” è tra gli intenti principali della nuova presidenza: “Siamo reduci da una maratona di manager che il 2 maggio hanno rimarcato l’importanza della preparazione, della professionalità e della collaborazione, con uno spirito interassociativo. Ci stiamo mettendo a disposizione delle istituzioni, soprattutto in questa fase di rilancio– aggiunge-. E abbiamo avviato una collaborazione con Asvis, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, perché riteniamo che non si può più ripartire con il modello che ci siamo lasciati alle spalle. C’è bisogno di avere una visione più sostenibile, Asvis è per noi un partner importante”.

No alle alleanze per obiettivi tattici, sì a quelli strategici, alla “collaborazione continuativa, sincera e onesta- osserva la presidente di Ferpi- in modo che tutti gli attori abbiano dei ritorni positivi, con il fine ultimo di avere un ritorno positivo per la società e per la comunità”.

E il programma di eventi per questo 50esimo anniversario della Federazione – presente in tutta Italia con “circa 800 soci” – a causa del coronavirus si è trasformato “in formato digitale. Ma non ci diamo per vinti- sottolinea Sobrero-. Speriamo nella seconda metà dell’anno di poter organizzare attività live, incontrando le persone. Per il momento lanciamo il nuovo logo che segna il cambiamento verso il futuro e un appuntamento importante- ricorda- sarà a novembre del 2020 con l’Oscar di Bilancio, rivolto non solo alla comunità finanziaria ma anche a tutti coloro che credono che la trasparenza nel rendicontare la propria attività sia qualcosa di imprescindibile”.

In più “ci auguriamo di poter essere presenti negli ultimi mesi dell’anno in tanti atenei italiani con Uniferpi, il settore di Ferpi dedicato ai giovani universitari- conclude Sobrero-. Per ora stiamo facendo lezioni e incontri in streaming. Uno degli obiettivi per i prossimi mesi è quello di rafforzare il rapporto con gli atenei dove si studia comunicazione e relazioni pubbliche, in modo di stringere la collaborazione tra chi entrerà nel mondo del lavoro e i professionisti che già operano da anni”.

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