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Governo, Giulio Sapelli in pole: ecco chi è il prof. che piace a Lega e M5S

Giulio Sapelli, raggiunto telefonicamente, ammette: "Sto aspettando che qualcuno mi chiami per andare da Mattarella al Quirinale"

Pubblicato:14-05-2018 11:59
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:53

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ROMA – Giulio Sapelli, economista, 71 anni di Torino. Potrebbe essere lui, secondo alcune indiscrezioni uscite sulla stampa, il nome individuato da Movimento 5 Stelle e Lega per guidare il nuovo esecutivo.

“STO ASPETTANDO CHE QUALCUNO MI CHIAMI PER ANDARE AL QUIRINALE”

“Sono in attesa. Sto aspettando che qualcuno mi chiami per andare al Quirinale dal Presidente Mattarella. Sono un vecchio torinese che rispetta le istituzioni”. E’ quanto dichiarato dal professor Giulio Sapelli al quotidiano online ‘Lo Speciale’ che lo ha contattato per avere risposte in merito alle notizie di una sua candidatura per Palazzo Chigi sostenuta dalla Lega di Salvini.

Il professor Sapelli non si dice affatto preoccupato del compito che potrebbe attenderlo una volta salito a Palazzo Chigi, e quanto all’ipotesi che possano arrivare seri ostacoli dall’Europa risponde: “L’Europa è quella che mi preoccupa di meno. Non temo né l’Unione Europea, né i mercati finanziari che sono molto più innovatori e consapevoli del cambiamento di quanto pensiamo. Temo molto di più le persone che pensano soltanto al proprio orticello e non sanno guardare oltre il proprio ombelico”.


ECCO CHI E’ GIULIO SAPELLI

Giulio Sapelli è nato a Torino nel 1947 dove si è laureato in Storia economica nel 1971 e ha conseguito la specializzazione in Ergonomia nel 1972.

In seguito, ha studiato, insegnato e svolto attività di ricerca in Germania, alla London School of Economics and Political Science, all’Università Autonoma di Barcellona e all’Università di Buenos Aires.

È stato ripetutamente Directeur d’études presso L’École des hautes études en sciences sociales di Parigi (1981-1983, 1986-1987, 1991-1992, 1994-1995) ed ha svolto attività di ricerca e di consulenza per le fondazioni Onassis, Schlumberger, Goulbenkian e l’Eric Remarque Institute.

Nel suo curriculum compaiono incarichi nei più importanti gruppi dell’economia italiana: Olivetti, ENI, Telecom, Tim, Finmeccanica, FS e Barilla. Tra questi, in particolare, spiccano: dal 1980 al 2002 direttore della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli; dal 1993 al 1995 il rappresentante italiano di Trasparency International; dal 1996 al 2003 Consigliere di Amministrazione dell’ENI e componente dell’Audit Committee del gruppo; dal 2000 al 2004 Consigliere di Amministrazione di FS holding e Presidente dell’Audit Committee del gruppo; dal 2000 al 2001 è stato Presidente della Fondazione del Monte dei Paschi di Siena nominato dal Ministero del Tesoro.

Attualmente, è professore ordinario di Storia Economica presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegna anche Economia Politica e, dal 2008, è consigliere d’amministrazione della Fondazione Museo Poldi Pezzoli.

LE PRIORITA’ DI GIULIO SAPELLI PER L’ITALIA

Nel mese di marzo, Confartigianato gli ha conferito il Premio Germozzi 2018. In quell’occasione, il prof. Sapelli ha così illustrato quelle che dovrebbero essere, a suo avviso, le priorità del prossimo governo:

“(Il prossimo governo dovrà) rinegoziare i trattati, e la prima cosa da fare consiste nell’eliminare il fiscal compact. E poi – ha aggiunto il Professor Sapelli  – bisogna abbassare drasticamente le tasse sulle attività produttive, sulle imprese, e favorire l’occupazione. Ho sempre sostenuto che la piccola impresa deve avere un regime di tassazione specifico. Oltre ad alleggerire il carico fiscale serve contemporaneamente la sburocratizzazione. Credo che queste cose vadano fatte subito. Chiunque vada al governo, soprattutto quelle forze arrivate con prorompente forza polemica, dovrebbero fare queste cose. E se le faranno avranno il plauso di tutti”.

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