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Vaccino, sindaco di Corleone si autodenuncia alla procura

Nicolò Nicolosi ritiene di "non aver utilizzato la propria carica istituzionale per ottenere la somministrazione" e ai magistrati chiede: "Ditemi se ho avuto un comportamento illegittimo"

Pubblicato:14-04-2021 19:45
Ultimo aggiornamento:14-04-2021 19:55

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PALERMO – Il sindaco di Corleone (Palermo), Nicolò Nicolosi, si è autodenunciato alla procura di Termini Imerese per la vicenda della somministrazione del vaccino anti-Covid. Nicolosi, che aveva annunciato le sue dimissioni, poi ritirate, a seguito del polverone mediatico sollevatosi per quella vaccinazione, ha presentato un’autodenuncia con l’obiettivo di arrivare a “una pronuncia giudiziale in merito alla eventuale rilevanza penale della vicenda”.

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Nicolosi ritiene di “non aver utilizzato la propria carica istituzionale per ottenere la somministrazione del vaccino, anche perché – scrive – mai richiesta a chicchessia”. Il sindaco di Corleone chiede quindi alla procura di Termini Imerese di espletare “le opportune indagini” per “valutare la sussistenza di eventuali comportamenti illegittimi”. Nicolosi ha ricevuto la prima dose del vaccino l’8 gennaio e la seconda il 31 dello stesso mese. “Sono state diffuse dai mass media notizie destituite di ogni fondamento e comunque distoniche rispetto alla realtà dei fatti”, si legge nella denuncia del sindaco di Corleone che ribadisce di non avere mai messo in atto comportamenti volti a “superare l’ordine delle categorie che avevano per prime diritto alla somministrazione del vaccino”.


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