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Gara di enduro in Romagna minaccia flora e specie protette. Wwf: “I Comuni la sospendano”

L'associazione, allertata dai cittadini, ha chiesto a Sarsina, Santa Sofia, Bagno di Romagna e Civitella di Romagna di cancellare la competizione prevista per domenica a Ranchio, per salvaguardare le orchidee e i nidi di falco

Pubblicato:14-04-2021 17:07
Ultimo aggiornamento:14-04-2021 17:07

moto sentieri enduro
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SARSINA – Salvaguardare dal ‘rombo’ delle enduro orchidee e nidi di falco pellegrino nei boschi del cesenate, specie tra l’altro protette dalla legge regionale del 1977. Il Wwf di Forlì-Cesena, per voce del presidente Alberto Conti, chiede ai Comuni -e ai loro primi cittadini- di Sarsina, Santa Sofia, Bagno di Romagna e Civitella di Romagna di sospendere la gara di enduro prevista a Ranchio e dintorni, domenica prossima. L’associazione è stata allertata dai cittadini che si sono preoccupati, vedendo i volantini diffusi sulla tappa romagnola del Trofeo Uisp Emilia Romagna 2021, gara per moto-enduristi, organizzata dalla società Enduro Cesena Off Road. Si tratta di un evento sportivo che prevede la partecipazione di decine di piloti provenienti da tutta la Regione, ma non solo. “La manifestazione è preludio a un forte impatto ambientale con conseguenti ripercussioni negative su tutti gli habitat naturali della zona”, spiega il presidente Wwf Conti.

Non è la prima volta che gare del genere si svolgono nella stessa zona, prosegue, e già “hanno determinato danneggiamenti ambientali, oltre che dissesto di sentieri e di suoli, erosi da solchi profondi”. La zona di Ranchio inoltre, per il suo valore biologico, “è in predicato già dal 2012, d’inserimento nella Rete Natura 2000 regionale, da una proposta del Wwf locale”, oltre ad essere inserita come “area di studio” nel Piano territoriale di coordinamento provinciale. Vi sono presenti infatti specie protette come orchidee e nidificazioni che possono risentire, proprio in questo periodo- la primavera, il più importante dell’anno- di “perturbazioni e improvvise reiterate” con l’abbandono dei nidi.

Ivano Togni, volontario Wwf impegnato nel controllo territoriale, spiega alla ‘Dire’ come le incursioni di enduro, ma anche di mountain bike, siano ormai frequenti nei percorsi sentieristi di Sarsina e dintorni, tanto da aver ‘costretto’ molti falchi pellegrini a spostare i propri nidi altrove. “Figuriamoci poi il disturbo che può arrecare a queste specie- aggiunge- la presenza prolungata e concentrata in una sola giornata di decine di moto enduro che sfrecciano sui sentieri”. A rischio anche la flora, in particolare le orchidee: una volta che una moto finisce ‘fuori strada’, ci passa sopra, danneggiandole inevitabilmente, ed è punibile per legge, puntualizza. Proprio per questo, “nel caso la gara dovesse comunque svolgersi- prosegue Togni- allerteremo i Carabinieri forestali perché siano presenti e possano verificare sia la regolarità della gara, sia i danni provocati all’ambiente e alle specie protette“.


Non da meno sono poi le conseguenze sui sentieri, solcati in maniera profonda dalle ruote: “Questi mezzi devono percorrere la viabilità ordinaria– conclude- dovranno perciò essere fatti tutti i controlli necessari sulla regolarità della gara”.

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