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Musumeci: “Il fuoco amico non mi spaventa, ma provo amarezza”

E sulle dichiarazioni di Miccichè, secondo cui il governatore non vorrebbe ricandidarsi alle Regionali 2022 dichiara: "Se un alleato in buona fede vuol parlare con me, mi chiama al telefono. Non chiama un giornalista"

Pubblicato:14-04-2021 12:00
Ultimo aggiornamento:14-04-2021 12:21

musumeci
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PALERMO – “Di certo non mi spavento. Il fuoco amico non è una novità per me. Certo, provo qualche amarezza, questo sì. E poi, è risaputo: la gratitudine è sempre il sentimento della vigilia, ma vado avanti. Ho una tenacia inimmaginabile”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in una intervista con il ‘Giornale di Sicilia’, parlando delle critiche giunte nelle ultime settimane dal centrodestra. Il governatore risponde così a una domanda su un’altra intervista, rilasciata dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, secondo cui lo stesso Musumeci non vorrebbe essere ricandidato alle Regionali 2022: “Ma davvero lo ha detto? Quando? Io domenica mattina sono andato in campagna a dare da mangiare ai miei cani, randagi e non acquistati. È quasi un appuntamento fisso per me, quando ho qualche ora di libertà. Non ho avuto tempo di leggere nulla”. E ancora: “Se un alleato in buona fede vuol parlare con me, mi chiama al telefono. Non chiama un giornalista”.

CONTRO RAZZA ODIOSA CAMPAGNA MEDIATICA DI FORCAIOLI

Il governatore siciliano torna sull’inchiesta della procura di Trapani, poi trasferita a Palermo, che riguarda la presunta manipolazione dei dati sull’epidemia Covid nell’Isola e che è costata le dimissioni all’ex assessore alla Salute, fedelissimo del governatore e dichiara: “Ruggero Razza è scivolato su una frase sbagliata e che va condannata senza dubbio alcuno, ma l’operato è un’altra cosa. Non si può non tenere conto di quello che aveva fatto fino a quel momento. E non si doveva imbastire una odiosa campagna mediatica di forcaioli giacobini”. “È come se gli avessero piazzato ai piedi una bomba per ridurlo a brandelli”, aggiunge Musumeci che ora ha in mano l’interim della Salute: “Quanto durerà? Non credo sia questione di domani. Mi impegna tanto, è vero, ma la macchina va avanti senza soste. Davvero, non so quanto durerà”.


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