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Fisco, Bernaudo (Sos partita Iva): “Servono tre riforme subito”

"Sono 25 anni che si parla di 'flat tax' e intanto hanno ucciso la creatività imprenditoriale degli italiani "

Pubblicato:14-04-2017 10:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:07

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ROMA – “Puntiamo ad una riforma del sistema fiscale italiano che distingua tra contribuenti produttivi, che rischiano senza alcun paracadute, cioè lavoratori autonomi/partite Iva, ditte individuali, micro imprenditori e imprese e contribuenti da lavoro dipendente”. Così il leader di Sos partita Iva, Andrea Bernaudo, intervenuto al dibattito organizzato dal Tribunale Dreyfus e presieduto dal direttore de L’Opinione, Arturo Diaconale, presso l’evento svoltosi a Roma dal titolo ‘Il Salone della Giustizia’. “I produttori italiani– ha spiegato- vanno unificati in un’unica grande area a cui va attribuita una ‘corporate tax’ (intorno al 15,20%) proporzionale e non progressiva in linea con i paesi che corrono.

Parlare di ‘flat tax’ in modo generalizzato è fuorviante ed illusorio, forse buono per raccogliere voti, per noi è solo un film già visto, sono 25 anni che si parla di ‘flat tax’ e invece hanno ucciso la creatività imprenditoriale degli italiani a suon di tasse e contributi. Ora basta prese in giro! A questa riforma se ne legano almeno altre 2: quella previdenziale, eliminando per tutti i lavoratori autonomi/partite Iva il contributo obbligatorio all’Inps, stabilendo la libertà di scelta del contribuente produttivo, in alternativa, tra previdenza pubblica e privata, aprendo quindi a sistemi di accumulo a capitalizzazione; ma è necessaria anche la riforma del sistema tributario, per restituire al contribuente italiano la presunzione di innocenza ed eliminando l’inversione dell’onere della prova a suo carico e la riscossione forzata in pendenza di giudizio. Va aperto anche il capitolo lavoro per dimezzare il cuneo fiscale in modo strutturale e non con provvedimenti spot”. “Sos partita Iva- ha concluso Bernaudo- apre il dialogo solo con le forze politiche che siano disponibili a sedersi con noi per discutere queste proposte”.


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