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Olimpiadi 2026, Ghedina e Scavuzzo a Malpensa con la bandiera paralimpica

Bertagnolli guarda a Milano-Cortina: "Sono le Paralimpiadi in casa, non si può chiedere di meglio"

Pubblicato:14-03-2022 15:56
Ultimo aggiornamento:14-03-2022 15:56
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malpensa paralimpiadi
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di Nicolò Rubeis

MALPENSA – Dopo lo spegnimento della fiaccola a Pechino, la bandiera paralimpica è atterrata in Italia, all’aeroporto di Malpensa: adesso comincia ufficialmente il percorso che porterà alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026. A sventolare la bandiera il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina, e la vicesindaca meneghina Anna Scavuzzo. Sorrisi per la delegazione al rientro nel Paese, dopo aver collezionato in Cina 7 medaglie totali- 2 ori, 3 argenti e 2 bronzi- due in più rispetto al bottino con cui i nostri atleti paralimpici erano tornati da Pyongyang nel 2018.

campioni paralimpiadi

“Cercheremo di dare il massimo a Cortina e arrivare ancora più preparati”, rilancia Giacomo Bertagnolli, vero mattatore della delegazione italiana a Pechino con un oro nello Slalom maschile, un altro nella Super combinata e due argenti nel Super G e nello Slalom Gigante. “Sono le Paralimpiadi in casa, non si può chiedere di meglio”, continua l’atleta pensando al 2026. “Battere questo risultato- prosegue guardando le medaglie- è un sogno”. E comunque “siamo in tanti- conclude Bertagnolli dispensando sorrisi ai suoi compagni- tornare a casa con le medaglie e con loro non è assolutamente male. Spero che a Milano-Cortina ci saranno ancora più atleti che potranno divertirsi e portare a casa medaglie”. Ad attenderlo i suoi due nonni: “Non li vedevo da un bel po’, sono super emozionati- conclude Bertagnolli- è un’emozione per me, per i miei genitori e per gli amici che mi hanno seguito: tornare in Italia è sempre bellissimo”.


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