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Le spettacolari immagini di Hubble, aspettando le nuove del James Webb

Immagini emozionanti dallo Spazio, con l'occhio all'ideale passaggio di testimone tra telescopi

Pubblicato:14-03-2022 13:49
Ultimo aggiornamento:14-03-2022 14:26

hubble_Image credit ESA Hubble & NASA B Nisini (1)
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ROMA – Una suggestiva immagine con colori vividi che attraversano il cielo, in mezzo alle stelle, è stata pubblicata dalla Nasa e dall’Esa. Mostra l’esplosione di energia che arriva da una stella neonata: a riprenderla, il telescopio spaziale Hubble, in attività da 32 anni. Quando il getto di gas incandescente si incontra con il materiale che circonda la stella mentre è ancora in formazione, lo shock lo fa brillare. Si compongono così ‘fili’ colorati e sottili, battezzati dagli astronomi oggetti Herbig-Haro. In sostanza, questi oggetti sono delle formazioni momentanee di gas e polvere brillanti, che rappresentano la firma della nascita stellare in corso.  Spiega la Nasa che l’immagine pubblicata è stata ottenuta utilizzando diverse osservazioni di Hubble su 4 distinti getti esplosivi, usando la Wide Field Camera 3.

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LA STRADA PER IL JAMES WEBB SPACE TELESCOPE 

Questa e altre immagini saranno utilizzate per spianare la strada per le future osservazioni del telescopio spaziale James Webb, erede di Hubble lanciato nello Spazio il giorno di Natale 2021. Il James Webb osserverà l’Universo con lunghezze d’onda prevalentemente infrarosse. Il suo arduo compito sarà quello di indagare il passato remoto dell’Universo, con focus sulla sua struttura, sulla sua prima luce, così come sulla formazione delle prime galassie e la nascita di stelle e pianeti. Non mancheranno osservazioni anche di esopianeti. Il progetto dell’innovativo telescopio spaziale è firmato da Nasa, Esa e agenzia spaziale canadese (Csa). Il costo è di dieci miliardi di dollari. La partecipazione è anche italiana, tramite le industrie Avio e Leonardo e l’Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf). Il James Webb Space Telescope ha svelato qualche settimana fa  l’immagine della prima sorgente astronomica da lui ripresa: la stella HD84406, non lontana dall’Orsa maggiore. È lei l’obiettivo su cui si svolge la fase preliminare di messa a punto del sistema ottico del telescopio. 


I VENTI ANNI DELL’ADVANCED CAMERA FOR SURVEYS 

In attesa del lavoro del James Webb, il suo ‘antenato’ Hubble festeggia i venti anni di attività di un prezioso strumento di bordo, l’Advanced Camera for Surveys (Acs). Un occhio speciale installato il 7 marzo 2002 e che da allora ha scattato 125mila immagini dell’Universo, diventando lo strumento più usato da Hubble. A installarlo furono degli astronauti, a lavoro direttamente nello Spazio, con la missione Sts-109. La fotocamera ha aiutato a mappare la distribuzione della materia oscura, ha rilevato gli oggetti più lontani mai notati, si è dedicata alla ricerca di pianeti e galassie. La particolarità della fotocamera è la sua capacità di riprendere oggetti estremamente distanti, come per esempio galassie lontanissime riprese sullo sfondo degli oggetti studiati dal telescopio Hubble. In questo modo, l’Advanced Camera for Surveys è diventato lo strumento che ha realizzato i ritratti più profondi dell’Universo. Fu lei a mostrare una sorta di arazzo di seimila galassie sullo sfondo della ripresa della galassia disgregata battezzata Girino, splendida nella sua forma di fuoco d’artificio con girandola in fuga tutta intorno. E ancora, è l’Advanced Camera for Surveys ad aver misurato un minuscolo slittamento laterale della galassia a noi vicina Andromeda: un parametro che ha permesso agli astronomi di calcolare che ci sarà uno scontro frontale con la Via Lattea tra quattro miliardi di anni. La collisione porterà alla fusione tra le due galassie. E questa è solo una delle tante dimostrazioni della capacità di profondità e nitidezza nelle riprese della camera.  Basti pensare che è stata questa fotocamera a regalarci le immagini più dettagliate mai scattate del pianeta nano Plutone, anni prima del sorvolo della sonda New Horizons. Quelle immagini ci mostrarono un corpo ghiacciato, screziato e scuro che subisce variazioni stagionali di superficie  e luminosità. Vennero usate per pianificare nel dettaglio la missione New Horizons, per capire, cioè, quale emisfero fosse più utile sorvolare, in una ideale staffetta spaziale di conoscenze. Proprio come accadrà ora tra Hubble e il James Webb Space Telescope. 

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