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Di Maio: “Crisi Ucraina ha impatto umanitario, sociale ed economico devastante”

Il ministro degli Esteri interviene a un convegno al Senato: "Sicurezza Ue minacciata anche sul fianco Sud, serve più collaborazione e sinergia con la Nato"

Pubblicato:14-03-2022 12:49
Ultimo aggiornamento:15-03-2022 08:56

luigi di maio ucraina
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ROMA – “Stiamo vivendo una crisi di straordinaria pericolosità, dall’impatto devastante in termini umanitari, sociali, economici”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, durante il suo intervento al Convegno in Senato ‘L’alleanza atlantica e la sicurezza euro-mediterranea’, organizzata dal senatore di Fratelli d’Italia Adolfo Urso, presidente della Fondazione Farefuturo, per parlare della situazione Russia-Ucraina.

L’aggressione russa all’Ucraina costituisce una gravissima violazione del diritto internazionale e dell’architettura di sicurezza europea, fondati sul rispetto dell’integrità territoriale e della sovranità degli Stati – ha sottolineato Di Maio – A tutela di questi valori e principi irrinunciabili, la comunità internazionale ha reagito compatta, condannando l’aggressione russa ed esprimendo piena solidarietà alle istituzioni e al popolo ucraino”.

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“SOSTENERE OGNI SFORZO PER TREGUA UMANITARIA E SOLUZIONE DIPLOMATICA”

Il titolare della Farnesina ha anche fatto il punto sul ruolo dell’Italia nella gestione della crisi: “Non rinunciamo a sostenere ogni sforzo per una tregua umanitaria, seguita auspicabilmente da una cessazione delle ostilità e da una soluzione diplomatica alla crisi, come chiesto con voce chiara e unita dalla Comunità Internazionale con l’adozione, il 2 marzo, della Risoluzione di condanna dell’aggressione russa dell’Assemblea Generale dell’Onu“.

“In questo contesto – ha ricordato Di Maio -, l’impegno del Governo italiano è forte e profilato, con ogni strumento disponibile. In stretto coordinamento con alleati e partner in ambito Nato, Ue e G7, abbiamo messo in atto una risposta ferma, coesa ed efficace nell’imporre costi massicci alla Russia a fronte della sua inaccettabile condotta. Siamo impegnati a fornire assistenza alla popolazione ucraina afflitta dalla guerra, ai rifugiati e agli sfollati, e soprattutto alle categorie più vulnerabili, a cominciare dai minori”.

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“IMPEGNO PER UNA DIFESA COMUNE RESTA IL FULCRO DELLA NATO”

Il ministro degli Esteri si è poi soffermato sul coordinamento della Nato: “L’Alleanza Atlantica ha dimostrato, nel momento della prova più dura e delicata, la forza del legame ideale, politico e operativo tra le trenta democrazie che la compongono. Si è molto riflettuto in queste settimane sulla necessità di mantenere e, se necessario, ristabilire la piena capacità di deterrenza e difesa della Nato sul suo fronte orientale. Crediamo che le risposte date con prontezza da tutti gli alleati, e alle quali anche l’Italia ha contribuito con la consueta generosità e qualità, siano del tutto adeguate a dissipare ogni possibile dubbio sulla ferma determinazione dell’Alleanza a compiere qualsiasi passo si renda necessario per assicurare, in fedeltà al suo mandato istitutivo, la sicurezza dei propri cittadini e delle proprie società democratiche“.

“L’impegno alla difesa collettiva rimane il fulcro dell’Alleanza, così come lo è la sua ispirazione strettamente difensiva e mai escalatoria – ha rimarcato il ministro – In tal senso dobbiamo con accuratezza gestire gli sforzi profusi per il fronte orientale in chiave di deterrenza e difesa, per evitarne ogni strumentalizzazione a fini escalatori. Prevenire ogni possibile espansione del conflitto è di importanza cruciale”.

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“SICUREZZA UE MINACCIATA ANCHE SUL FIANCO SUD”

“La sicurezza europea è minacciata, e non da oggi, anche da sfide che promanano dal suo fianco meridionale. Terrorismo, radicalizzazione, traffici illegali, flussi migratori incontrollati sono tutti fenomeni che vedono come protagonisti attori statali e non statali e che sono a loro volta alimentati da guerre, crisi umanitarie e in misura sempre maggiore dall’impatto dei cambiamenti climatici”, ha aggiunto Di Maio.

“Questi fattori di instabilità che attraversano la regione del Sahel e il Mediterraneo allargato – ha aggiunto il ministro – arrecano grave danno anche alla stabilità del nostro continente. Da anni l’Italia sottolinea in tutte le sedi, e in particolare in ambito Nato, la necessità di dotarsi di strumenti politico-militari adeguati a rispondere anche alle minacce, sia pure asimmetriche e mutevoli, che promanano dalla regione mediterranea, mediorientale e saheliana. Sosteniamo l’esigenza di una riflessione sulla sicurezza ‘euro-mediterranea’, del tutto integrata e complementare con la sicurezza ‘euro-atlantica’”.

Secondo Di Maio, “l’attenzione al fianco Sud della Nato, non deve essere concepita in un’ottica statica di bilanciamento o riequilibrio con gli sforzi che vengono profusi per il fronte orientale. La logica non deve essere quella della ricerca di un equilibrio Est/Sud, e ancor meno di una forma di competizione tra queste due direttrici strategiche. Dobbiamo invece mirare a una visione olistica della nostra sicurezza condivisa. L’Alleanza è chiamata a guardare alle sfide emergenti con una concezione ‘a 360 gradi’: occorre un approccio ‘di teatro’ per valutare efficacemente l’adeguatezza dei nostri strumenti di difesa e di deterrenza“.

“DALLA CRISI UN’OPPORTUNITÀ PER DECISIONI CORAGGIOSE”

“Come ogni grave crisi, anche quella in corso offre tuttavia un’opportunità preziosa di accelerare riflessioni e negoziati in corso da tempo, all’insegna di una rafforzata consapevolezza della posta in gioco e della necessità di dare risposte concrete alle sfide che ci attendono – ha osservato il titolare della Farnesina – . Una necessità resa ancora più urgente dall’impatto della crisi russo-ucraina sulle nostre economie e dall’esigenza di massimizzare le sinergie tra gli strumenti di cui disponiamo“.

“L’elevato grado di coerenza e compattezza mostrato da Nato, Ue e G7 – ha proseguito il ministro – è in questo senso un dato fondamentale di queste settimane. L’azione dell’Italia si concentra proprio sulla relazione speciale che esiste e deve ulteriormente rafforzarsi tra Nato e Unione europea. Riteniamo che questo sia il momento propizio per prendere decisioni coraggiose. Nato e Unione Europea sono dotati di strumenti diversi ma tutti necessari per garantire la sicurezza dell’area euro-mediterranea, all’insegna della comune vocazione a difendere un modello di società democratica, basato sulla difesa delle libertà individuali e la primazia del diritto”.

“Una speciale opportunità, in tal senso, è offerta dai due negoziati in corso e in qualche modo paralleli del Concetto Strategico della Nato e della prima Bussola Strategica dell’Unione Europea. I lavori che stanno per entrare nel vivo a Evere, e che sono invece già bene avviati sul versante europeo, crediamo debbano sancire in modo inequivoco la vocazione ad una sempre più profonda collaborazione e sinergia tra le due Organizzazioni“, ha concluso Di Maio.

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