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Tg agricoltura del 14 marzo 2020

Edizione del 14 marzo 2020

Pubblicato:14-03-2020 14:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:09
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L’EMERGENZA CORONAVIRUS NON FERMA L’AGRICOLTURA

L’emergenza coronavirus non ferma il comparto agroalimentare, che può andare avanti nonostante le restrizioni previste dall’ultimo decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, adottando le dovute precauzioni. E’ proprio il governo, facendo chiarezza sulle recenti misure, a garantire che non sono previste limitazioni per il trasporto di animali vivi, alimenti per animali e di prodotti agroalimentari e della pesca. E non sono previste limitazioni al lavoro agricolo, anche stagionale. Preoccupa però il blocco delle frontiere che secondo Coldiretti mette a rischio più di ¼ del Made in Italy a tavola che viene raccolto nelle campagne da mani straniere con 370mila lavoratori regolari che arrivano ogni anno dall’estero.

DA COLDIRETTI E CONFAGRICOLTURA APPELLO PER SALVARE L’EXPORT

“É indispensabile e urgente un coordinamento europeo in materia di trasporti, controlli e circolazione delle merci. Va contrastato il ripristino di fatto delle frontiere e l’isolamento degli Stati membri all’interno dell’Unione”. Cosi si è espresso il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in merito alle misure varate dall’Austria e dalla Slovenia che stanno creando forti rallentamenti e disagi alle frontiere con l’Italia, ricordando che oltre il 60% delle esportazioni agroalimentari italiane è destinato agli Stati membri dell’Unione europea. Secondo Coldiretti, con l’Italia isolata sono a rischio 44,6 miliardi di esportazioni agroalimentari a causa dei vincoli alle frontiere, delle difficoltà logistiche e al calo della domanda estera favorita da strumentalizzazioni e concorrenza sleale”. L’associazione ha dunque lanciato “un appello alla grande distribuzione commerciale affinché sostenga il consumo di prodotti alimentari Made in Italy”.


ROSATI AGLI AGRICOLTORI: SIETE GRANDE CERTEZZA

“Oggi come non mai gli agricoltori hanno una funzione insostituibile, sono in prima linea in maniera silenziosa, non come i medici e gli infermieri ai quali va tutto il nostro ringraziamento, ma svolgono una funzione preziosa e incisiva che va ben oltre il valore del cibo che producono. E sono una delle poche grandi certezze del momento”. Questo il messaggio che il presidente Arsial, Antonio Rosati, rivolge al comparto agricolo che nonostante l’emergenza non si ferma, garantendo rifornimento alla distribuzione alimentare. Rosati, appunto, “senza visioni autarchiche” invita la popolazione a mangiare italiano “non solo perché significa avere grande qualità ma perché è un modo di sostenere i nostri agricoltori e la nostra economia in questa fase storica”.

DOPO VINITALY SLITTANO ANCHE CIBUS E MACFRUT

Dopo il Vinitaly di Verona, saltano anche Cibus e Macfrut. La prima, prevista a maggio a Parma, si terrà invece dal 1 al 4 settembre. La decisione è stata presa da Fiere di Parma in accordo con Federalimentare. Idem per il MacFrut 2020: il Consiglio di Amministrazione di Cesena Fiera lo ha fatto slittare a settembre prossimo, dall’8 al 10.

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