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Sedentari e sempre connessi, ecco gli stili di vita degli studenti delle scuole medie nel Lazio

I dati del progetto Sano chi sa, realizzato dalla Regione Lazio in collaborazione con la Fondazione Pfizer

Pubblicato:14-03-2019 14:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:14

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ROMA – Mangiano poca frutta e verdura, saltano spesso la colazione e bevono poca acqua; fanno attività fisica e si sentono in buone condizioni di salute, ma sono ancora troppo sedentari e trascorrono molto tempo nella fruizione passiva di TV e video online, specialmente nei fine settimana. È il profilo degli stili di vita dei ragazzi delle scuole secondarie di primo grado degli Istituti Comprensivi del Lazio che hanno partecipato al progetto Sano chi sa, realizzato dalla Regione Lazio – Area Promozione della Salute e Prevenzione – Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria, in collaborazione con la Fondazione Pfizer.

IL PROGETTO SANO CHI SA

Al termine delle attività didattiche di Sano chi sa, ogni anno viene somministrato agli studenti coinvolti un questionario sulla percezione del proprio stato di salute e sui comportamenti collegati agli stili di vita: alimentazione, attività fisica, gestione del tempo libero e utilizzo di media e dispositivi elettronici. I risultati raccolti al termine dello scorso anno scolastico (2017/2018) sono tendenzialmente in linea con quelli degli anni precedenti (15/16 e 16/17). La maggior parte degli studenti (81,7%) afferma di godere di buone o eccellenti condizioni fisiche e di salute; seppure i risultati si attestino su valori positivi, rispetto agli anni precedenti si osserva una leggera diminuzione di questo dato.

LE ABITUDINI ALIMENTARI

Per quanto riguarda le abitudini alimentari, continuano ad emergere comportamenti poco corretti: 1 studente su 5 (22,5%) dichiara di non fare mai colazione nei giorni di scuola; il consumo di frutta e verdura è basso (rispettivamente il 23,3% e il 29,9% ne mangia solo una volta alla settimana o meno), mentre 1 studente su 4 afferma di assumere sistematicamente dolci (il 23,2% li consuma 2-4 volte a settimana). Il consumo di bibite zuccherate è abbastanza contenuto: 6 studenti su 10 (60,5%) dichiarano di consumarle solo una volta a settimana o meno. Dal confronto con i dati acquisiti negli anni precedenti si denota: una discreta diminuzione del consumo di frutta; un’analoga contrazione, seppur più contenuta, dell’assunzione di verdura; un aumento della propensione a consumare dolci; valori stazionari nel consumo di bibite zuccherate.


Una criticità è sicuramente legata allo scarso consumo di acqua da parte dei ragazzi: gli adolescenti dovrebbero bere circa due litri di acqua al giorno, ma il 73,8% degli studenti intervistati si colloca sotto questa soglia, in linea con i risultati degli anni scorsi.

L’ATTIVITA’ FISICA

Lo scenario è decisamente migliore per quanto riguarda l’attività fisica. Il 95% degli studenti afferma di aver svolto attività fisica per 60 minuti giornalieri almeno una volta durante la settimana, un trend che si è mantenuto costante nei tre anni di vita del progetto. La maggior parte dei ragazzi, il 60,8%, fa attività fisica da 3 a 6 giorni a settimana; solo il 13,3% dichiara di svolgere attività sportiva tutti i giorni. Tuttavia, lo stile di vita dei giovani risulta ancora tendenzialmente sedentario: il 59,7% dichiara di trascorrere tra le 2 e le 4 ore al giorno seduti durante i giorni di scuola, percentuale che sale addirittura al 65,6% nel fine settimana.

I DATI SULLA SEDENTARIETA’

Anche i dati sulla sedentarietà sono tendenzialmente stabili nei tre anni del progetto. L’influenza che i mass media e i device elettronici esercitano sui ragazzi è stata rilevata chiedendo informazioni sul grado di fruizione di questi strumenti. Lo scambio di notizie ed informazioni avviene prettamente attraverso app di messaggistica come Whatsapp: il 75% afferma di utilizzare questa tipologia di servizi giornalmente.

Oltre la metà dei ragazzi (51%) afferma di utilizzare per più di due ore al giorno nei fine settimana dispositivi elettronici quali computer, tablet, smartphone per attività? connesse con la vita quotidiana (fare i compiti, chattare etc.); quota che scende al 42,1% nei giorni di scuola. Infine, il 69,1% degli studenti dichiara di guardare TV, film o serie in DVD e video online (YouTube, etc.) per due o più ore al giorno nel corso del week-end; la percentuale scende al 49,9% nei giorni di scuola.

Quest’anno, nell’ambito delle attività di Sano chi sa, è stato indetto il concorso “Uno stile sano: immaginalo come Bill”, rivolto agli studenti delle scuole primarie (terze classi) e secondarie di primo grado che hanno partecipato al progetto. Gli studenti possono partecipare al concorso realizzando una vignetta ispirata allo stile e al linguaggio della pagina Facebook “Sii come Bill” – un personaggio stilizzato che offre consigli e suggerimenti in forma di sillogismi per affrontare le diverse situazioni della vita quotidiana – che approfondisca i temi del progetto relativi ai corretti stili di vita, ovvero una sana alimentazione, l’importanza di svolgere attività fisica e l’influenza che i media possono avere sugli adolescenti. Il concorso termina il 31 maggio 2019; ogni classe potrà concorrere con una vignetta. L’elaborato vincitore sarà pubblicato sul sito di Sano chi sa e sulla pagina Facebook Sii come Bill. Sano chi sa è un progetto che si inserisce nell’ambito del Programma 3 “Promozione della salute e del benessere nelle scuole” del Piano Regionale della Prevenzione della Regione Lazio 2014-2019 (DCA u002019/2018). 

Si colloca nella cornice della prevenzione del sovrappeso, dell’obesità e della sedentarietà infantile nelle scuole, in particolare nel setting della scuola primaria e secondaria di I grado, attraverso la promozione del consumo di frutta e verdura, dell’attività motoria e della comunicazione sul tema “meno sale ma iodato”. Il Progetto Sano chi sa è stato premiato ad Innova Salute – S@lute 2016, Ambito Educazione alla Salute e al Wellbeing, riservato alle eccellenze progettuali della Sanità italiana ed ha ottenuto un riconoscimento come progetto innovativo, ben articolato e di rilevanza sociale. Nelle prime tre edizioni (anni scolastici 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018) il progetto ha interessato circa 800 classi, tra scuole primarie e secondarie di primo grado, di 120 Istituti Comprensivi in tutto il Lazio: oltre 17.000 studenti e più di 1.500 insegnanti sono stati coinvolti nelle attività di formazione del progetto, focalizzate su un sano e corretto stile alimentare, l’attività fisica e la consapevolezza dell’influenza che i mass media possono avere sul proprio stile di vita. Negli Istituti Comprensivi (IC) partecipanti, i docenti, formati dal personale esperto delle ASL del Lazio, hanno svolto le attività in classe, con circa 10 ore curricolari dedicate alla realizzazione dell’intervento sui temi del progetto. Sulla piattaforma web www.sanochisa.it sono presenti tutti i materiali e gli strumenti didattici realizzati sulla base delle principali evidenze scientifiche (aree tematiche, manuali, video), oltre a strumenti utili e divertenti come il “Web Simulator” sull’uso consapevole del web con la YouTube-star Lorenzo Baglioni e i “videoconsigli” di Sonia Malavisi, campionessa italiana di salto con l’asta all’aperto e testimonial del progetto per l’attività fisica.

CIANI (REGIONE LAZIO): PREVENZIONE IMPORTANTE, AIUTA CONSAPEVOLEZZA

“La prevenzione è sempre importante, bisogna iniziare dai giovani, dai bambini, perché conoscere aiuta a crescere consapevoli, serve imparare i giusti stili di vita”. Lo ha detto Paolo Ciani, vicepresidente della commissione Sanità della Regione Lazio, a margine della conferenza.

“I nostri giovani crescono con consapevolezze nuove- ha detto ancora- stili di vita più corretti, conoscenze più corrette. La Società ricca come la nostra ha scoperto malattie nuove, l’obesità per i nostri nonni è un sogno, per i bimbi di oggi un problema”. Il progetto “prevede prevenzione- ha concluso Ciani- informazioni, conoscenza, li aiuta a crescere meglio, più sani, aiuta pure ad avere consapevolezza piena di ciò che il cibo e lo stile di vita hanno come ricaduta sul loro fisico e salute”.

CAPACCETTI (PFIZER): INVESTIRE NEI GIOVANI PER AVERE BENEFICI

“Un onore”. Barbara Capaccetti, presidente della Fondazione Pfizer, a margine della conferenza sulla campagna ‘Sano chi sa’, commenta così la scelta di supportare il progetto della Regione Lazio. Come fondazione, ha spiegato Capaccetti, “è assolutamente un onore, siamo contenti di riuscire a portare avanti in collaborazione con la Regione Lazio, il progetto dedicato ai ragazzi, alle scuole medie- ha detto nella sede della Giunta regionale del Lazio- L’obiettivo del progetto è educare dalle scuole, dai piu piccoli, a seguire un corretto stile di vita, in termini di alimentazione, di tempo speso su videogiochi e smartphone”. Sempre come fondazione “il nostro obiettivo è quello di investire in progetti innovativi come questi- ha detto ancora- Avremo giovani e adulti sani”. Capaccetti ha sottolineato poi l’importanza di “prevenire l’obesità, patologie cardiovascolari, che sono la prima causa di morte. Investire sui giovani, sono convinta sia un’ottima strategia per avere benefici nella nostra società”.

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