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‘Inventing for life’, il convegno Msd sulle sfide del Ssn

Società scientifiche e associazioni si sono riunite per discutere di innovazione in medicina, di gestione sostenibile della cronicità e delle priorità globali della sanità pubblica

Pubblicato:14-03-2018 17:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:37

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ROMA – ‘Inventing for life – Health Summit‘: è questo il titolo dell’evento organizzato a Roma da Msd Italia all’auditorium di Confindustria che ha riunito clinici, rappresentanti delle Istituzioni, società scientifiche e associazioni per discutere di innovazione in medicina, di gestione sostenibile della cronicità e delle priorità globali della sanità pubblica. Lo spunto per avviare la discussione lo ha fornito l’istituto Piepoli che ha condotto una indagine quantitativa dal 6 al 10 marzo su 1.088 intervistati ad un campione segmentato per sesso, età e grandi ripartizioni geografiche. Tre le macroaree: priorità globali della sanità pubblica, la gestione sostenibile della cronicità e le nuove frontiere aperte dall’uso dei Big Data sanitari.

L’indagine

Dallo studio di Piepoli emerge come vi sia una netta separazione fra realtà e realtà percepita. Ricerca e innovazione, ad esempio, hanno rappresentato fin dagli albori della medicina, la risposta a importanti emergenze di salute pubblica, eppure solo per il 29% degli intervistati la ricerca scientifica rappresenta una priorità sulla quale si dovrebbero concentrare gli sforzi del servizio sanitario nazionale. L’8% considera prioritario per il Ssn garantire l’accesso ai farmaci innovativi in tempi rapidi eppure il 97% considera importante, per un paziente con un tumore, poter usufruire delle nuove terapie.

Il cancro viene considerato il nemico numero uno, il 72% degli intervistati ritiene che si dovrebbe investire di più in quest’ambito mentre si sottovaluta l’impatto di malattie come il diabete, meritevole di investimento solo per il 13% del campione, delle malattie infettive, il 2%, e della prevenzione vaccinale, ritenuta rilevante solo per il 2%. La realtà però è diversa le minacce per la salute arrivano da diverse fonti: dal morbillo, conseguenza del calo della copertura vaccinale, o ancora l’emergenza sanitaria globale rappresentata dall’antiobiotico resistenza. Entro il 2050 le infezioni resistenti agli antibiotici potrebbero essere la prima causa di morte al mondo, con un tributo annuo di oltre 10 milioni di vite. Eppure un intervistato su due non sa cosa è l’antibiotico resistenza e solo il 32% la ritiene un problema molto preoccupante a fronte di un 86% che vede nelle infezioni ospedaliere un’emergenza sanitaria.


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Gestione della cronicità

Secondo tema chiave è quello della gestione della cronicità. Secondo gli intervistati la patologia che grava di più sul Servizio sanitario nazionale è il cancro, per il 66%, contro il 18% del diabete e il 19% delle patologie cardiovascolari. Tale percezione però non trova conferma nei dati. Il diabete pesa, ad esempio, molto di più del cancro, secondo uno studio italiano il Ssn nazionale sostiene ogni anno costi diretti per 9.6 miliardi di euro ai quali si aggiungono 10.7 miliardi di costi indiretti.

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I servizi digitali

Terzo e ultimo panel dedicato ai servizi digitali che possono facilitare il percorso di trattamento e di cura. I big data sono una risorsa importante per migliorare la gestione della complessità in sanità. I cittadini non sembrano ancora cogliere del tutto i vantaggi di questa opportunità. Solo la metà degli intervistati si dichiara disposta ad autorizzare l’uso dei suoi dati sanitari privati. Il 49% del campione si dice contrario all’uso dei propri dati sanitari per il miglioramento del Ssn contro il 45% dei favorevoli, ma se l’uso dei dati personali viene richiesto per le nuove cure contro il cancro allora la percentuale sale al 55%. La centralità del paziente emerge con forza non a caso il 39% degli intervistati reputa che i pazienti non siano adeguatamente ascoltati e considerati nelle decisioni del Ssn e l’84% sostiene che l’offerta dei servizi sanitari in Italia non sia distribuita in modo equo e omogeneo.

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Luppi (Msd): “La priorità è continuare a investire nella ricerca”

(DIRE) Roma, 14 mar. – “Il nostro compito come industria farmaceutica è quello di continuare a investire in Ricerca e sviluppo consolidando il ruolo di partner delle Istituzioni, del mondo scientifico e delle associazioni di pazienti, per offrire farmaci e vaccini innovativi e servizi di valore come quelli sviluppati in ambito digitale e della tecnoassistenza”. Lo ha dichiarato Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato di Msd Italia a margine del convegno ‘Inventing for life – Health summit’, organizzato da Msd Italia.

“A livello globale- ha continuato- siamo in prima linea nella lotta a vere e proprie emergenze sanitarie, come il cancro, l’Hiv, l’epatite C, ma anche nella prevenzione e controllo delle epidemie, con i nostri vaccini e gli antibiotici, o nella gestione delle patologie croniche, come il diabete. Crediamo che il valore del nostro lavoro sia legato alla possibilità per i pazienti di accedere tempestivamente alle terapie, nel rispetto della piena sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. Nell’agenda da consegnare al prossimo ministro della Salute ci deve essere il paziente al centro, il cittadino, la persona. Uno dei temi è sicuramente l’invecchiamento attivo della popolazione; quindi la gestione della cronicità, la gestione anche di tutto quello che è innovazione tecnologica che deve comunque costituire un asset vincente e non un problema per quello che è il nostro straordinario sistema sanitario. Il segreto- ha concluso- sarà quello di continuare a lavorare tutti insieme per portare innovazione, per generare ancora più vita, perché la vita non è mai abbastanza”.

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