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In Emilia-Romagna riecco i russi, la Regione vola a Mosca per ‘stregarli’

La Regione da ieri è alla Fiera Mitt di Mosca: oggi workshop con 30 tour operator e stasera cena a base di eccellenze enogastronomiche

Pubblicato:14-03-2018 06:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:37
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BOLOGNA – L’Emilia-Romagna scommette sul turismo dalla Russia. La Regione è infatti presente a Mosca alla Fiera Mitt (Moscow international travel & tourism exhibition), inaugurata ieri, con una delegazione guidata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

Allo stand nell’area Enit coordinato da Apt Servizi Emilia-Romagna è previsto un fitto calendario di incontri con l’obiettivo di proporre la ricchezza del prodotto turistico emiliano-romagnolo e le novità 2018 pensate proprio per il mercato russo.

“L’Emilia-Romagna- afferma Bonaccini- guarda anche al mercato russo con le proprie eccellenze turistiche. Siamo convinti di poter accogliere nel migliore dei modi un turismo che continua a premiarci: nel 2017, i viaggiatori russi sono aumentanti del 25,3% per quanto riguarda gli arrivi e del 19,7% per le presenze. Numeri che contiamo di vedere aumentare ancora nei prossimi anni”.


Il presidente Bonaccini, dopo l’inaugurazione della fiera ieri mattina con l’ambasciatore d’Italia Pasquale Terracciano, il direttore Enit, Giovanni Bastianelli, e Mikhail Kusnirovich (ospite d’onore, imprenditore e proprietario dei Magazzini Gum), ha incontrato i giornalisti delle principali testate di settore (da Profi Travel a Izvestia) e Marisa Florio, direttore della Camera di Commercio Italo-Russa a Mosca (Ccir).

Per la giornata di oggi è invece organizzato il workshop tra gli 11 seller emiliano-romagnoli e una trentina di tour operator russi nella sede di “Eataly Mosca” che terminerà con una cena a buffet con prodotti tipici regionali di eccellenza.

L’obiettivo dell’azione promozionale regionale in occasione della Mitt, è quello di incrementare i risultati 2017 che, secondo i dati provvisori elaborati da Trademark Italia per l’Osservatorio sul Turismo dell’Emilia-Romagna, hanno registrato un aumento 25,3% (203.500) di arrivi di turisti russi e del 19,7% (1.074.000) delle presenze.

BOOM DI ARRIVI A RIMINI E BOLOGNA

Per quanto riguarda gli aeroporti, i russi arrivano soprattutto a Rimini (218.388 passeggeri russi nel 2017, +31,05% rispetto all’anno precedente), mentre al “Marconi” di Bologna sono stati 155.366 i passeggeri totali dalla Russia (19,2% rispetto al 2016).

Diversi i voli charter settimanali dalla Russia in arrivo al “Fellini”: sono quattro quelli invernali da Mosca mentre, con l’orario estivo, ci saranno 11 voli da Mosca, sei da San Pietroburgo, uno da Krasnodar. A Bologna, tutto l’anno, ci sono due voli di linea al giorno Aeroflot da Mosca Sheremetyevo, che diventeranno tre al giorno a partire dal 13 luglio 2018.

DA APRILE NUOVE TRATTE RUSSIA- BOLOGNA

Sono poi sei le nuove destinazioni russe che, da aprile, saranno collegate al “Marconi” di Bologna con voli di linea diretti (il sabato con la compagnia aerea Ural): Mosca Domodedovo, Samara, Kazan, Ekaterinburg, Krasnodar e Rostov.

LEGA: BONACCINI VUOLE I RUSSI? ALLORA COMBATTA SANZIONI

“Bonaccini gioisce perchè la Russia guarda all’Emilia-Romagna apprezzandone le eccellenze enogastronomiche e l’offerta turistica? Allora sarà anche d’accordo nell’auspicare un superamento delle sanzioni, ancora in essere, nell’interesse del nostro territorio…”. Così Stefano Bargi, consigliere regionale della Lega, dopo che ieri mattina Bonaccini, ha inaugurato la ‘Moscow international travel & tourism exhibition’ .

“Siamo contenti dei dati che il presidente riporta- continua Bargi- e del fatto che finalmente si prenda atto di quanto sia importante per il nostro territorio il rapporto con Mosca e con la popolazione russa che, sempre più spesso, guarda all’Italia e si dimostra capace di apprezzare e valorizzare le eccellenze italiane di tutti i settori”. Proprio in questa ottica “sottolineiamo come sarebbe auspicabile e certamente produttivo anche in termini di riscontro economico e commerciale, superare le sanzioni e ripristinare un dialogo utile e produttivo con un potenziale bacino d’utenza che le decisioni della Ue hanno reso in parte ostile”, continua Bargi.

Proprio due giorni fa Coldiretti ha lanciato un appello “chiedendo un tempestivo ripensamento delle sanzioni economiche decise nei confronti della Russia dall’Unione europea, ricordando come queste sanzioni abbiano scatenato la rappresaglia della Russia che ha a sua volta ha deciso l’embargo di prodotti agroalimentari europei”.

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