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Report della commissione Sanità e Territorio del 14 marzo – Seduta pomeridiana

SAN MARINO - I lavori della Commissione consiliare nel pomeriggio sono interamente dedicati al riferimento del segretario di

Pubblicato:14-03-2016 17:25
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:23

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SAN MARINO – I lavori della Commissione consiliare nel pomeriggio sono interamente dedicati al riferimento del segretario di Stato con delega ai Rapporti con l’Aass, Teodoro Lonfernini, sullo stato della rete fognaria e ai successivi interventi dei commissari.

In dettaglio, spiega il Segretario, la mappatura della rete sarà completata entro il 2016,  quale presupposto per “l’ammodernamento” dell’infrastruttura e del Paese, e per una “pura logica di spending review”. Infatti, “Perché pagare realtà che depurano le nostre acque?- chiede il segretario di Stato- Depuriamole noi ed evitiamo di pagare tariffe determinate da altri”. In previsione quindi la realizzazione di impianti di depurazione a San Marino “su tutti e due i versanti principali, Acquaviva e Rovereta”. Lonfernini annuncia poi a breve la presentazione di un Piano triennale di investimenti in territorio “relativamente ai reflui, alla rete fognaria, alla stazione elettrica, a tutti i servizi erogati dall’Aass in esecuzione per i prossimi 3 anni”. Il piano sarà presentato “prima o subito dopo Pasqua” e rientra sempre, puntualizza, “nella logica di ammodernamento del Paese”.

Per Augusto Michelotti, Su, è “una buona notizia” che la mappatura finisca entro l’anno, ma lo stesso sottolinea l’importanza della riduzione dell’inquinamento:“Dobbiamo pensare alla questione ambientale- manda a dire- chi inquina deve fare in modo di non inquinare più”. Elena Tonnini, Rete, solleva i casi del mancato rispetto della legge da parte di diverse imprese che hanno attinto alla risorsa idrica: “Politica e amministrazione hanno chiuso per anni gli occhi sulla mancata depurazione di note aziende- denuncia Tonnini- e si è scelto di fare tabula rasa del passato”. Franco Santi, C10, lamenta invece la mancanza di dati e informazioni precise nel riferimento del segretario di Stato. “Si è approntato uno studio di fattibilità per la creazione in territorio di un impianto di depurazione- chiede tra le altre cose- e su quanto spediamo per l’invio di acque reflue fuori territorio?”. Lo studio è in corso, assicura infine il segretario di Stato, e “sarà corredato anche di tutti gli aspetti economici”.


Terminato il dibattito, assolti tutti i punti all’ordine del giorno, si concludono i lavori della Commissione consiliare.

Di seguito un estratto degli interventi del pomeriggio.

Comma 4. Riferimento in merito allo stato della rete fognaria da parte del segretario di Stato con delega per i Rapporti con l’Aass, a seguito di quanto concordato nella precedente seduta

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato con delega ai Rapporti con l’Aass: “Ho preparato una relazione sintetica ed esplicativa con un grafico relativo all’iter della mappatura fognaria in corso sul territorio che è in via di completamento. In particolare, la mappatura fognaria del bacino San Marino è completata al 100%,  per il 70% quella del bacino fognario dell’Ausa- versante Rovereta che sarà concluso entro luglio 2016, anche la mappatura del bacino del Marano che include due mila  che incluse 2 mila punti di monitoraggio deve essere completato entro l’anno corrente, ci vorranno 8 mesi.
La rete fognaria è oggetto di lavoro costante da qualche tempo a questa parte, dobbiamo continuare quel tipo di attività per due ragioni: la prima, per  avere un’ammodernamento delle reti di proprietà del nostro Paese che possa dare un servizio moderno e compatibile con le esigenze di tutti i cittadini e delle imprese. Quindi la prima ragione è sicuramente l’ammodernamento che passa attraverso l’attività in corso di completamento della mappatura di tutti i versanti. Quindi laddove sarà necessario, si interverrà con una ristrutturazione della rete o in alcuni casi con la sua realizzazione. Fatto questo potremo avere un Paese moderno sotto l’aspetto della rete fognaria, le condizioni ci sono tutte per giungervi in tempi ragionevoli. Altro aspetto che ci fa continuare è una pura logica di spending review. Quella che fino ad oggi è stata una logica più comoda- ovvero pagare qualcuno di fuori per avere un servizio adeguato- è una logica da invertire. Perché pagare realtà che depurano le nostre acque? Depuriamole noi ed evitiamo di pagare tariffe determinate da altri. La logica di investire oggi per essere più moderni ci porta quindi non solo ad essere al passo con i tempi, ma anche a risparmiare soldi.  Inizialmente andranno spesi, ma in quel caso non saranno solo costi, ma un ottimo investimento per il futuro.
Noi abbiamo quindi l’obiettivo di completamento della mappatura nei tempi indicati e monitoriamo costantemente questo obiettivo. Non solo, abbiamo predisposto un Piano triennale di investimenti in territorio interessante per tanti aspetti, che sarà presentato all’opinione pubblica e prevederà interventi da parte di imprese edili che potranno accedere a bandi pubblici per lavori che dovranno essere realizzati unitamente con l’Aass. Il piano sarà presentato prima o subito dopo Pasqua, riguarda quindi investimenti che faremo sul territorio relativamente ai reflui, alla rete fognaria, alla stazione elettrica, a tutti i servizi erogati dall’Aass in esecuzione per i prossimi 3 anni.
Ammodernare il Paese equivale a rendere i rapporti civili con le realtà vicine e al confine, rapporti di pacifica convivenza in cui aspetti di grande sensibilità, come l’attenzione ai temi ambientali, non possono essere messi in un piano al condizionale ma in un piano triennale di grande importanza”.

Augusto Michelotti, Su: “Finalmente si parla di fogne, un argomento indispensabile. Sono un problema annoso per il Paese a causa di una protratta mala-gestione. Le acque bianche e nere non vanno insieme, serve un depuratore e dalla relazione appena sentita è emersa l’intenzione è di metterne in piedi qualcuno. La mappatura è  un elemento base e conoscitivo per fare un progetto totale. Bene la considerazione 100% del bacino idrografico San Marino, gli altri sono in ritardo ma meglio che niente, tenendo conto che fino a poco fa non era stato fatto nulla. E’ una buona notizia che la mappatura finisca entro l’anno. Quindi è importante fare in modo tutte le fognature esistenti siano sdoppiate. Poi c’è il problema ‘industria. Noi paghiamo molto i depuratori per quanto arriva di inquinante dalle industrie. E’ interessante avere una mappa sull’inquinamento per capire chi inquina di più e dove mettere il depuratore. Se il principio è ‘chi più inquina più paga’ mi può andare bene, ma dobbiamo pensare alla questione ambientale. Chi inquina deve fare in modo di non inquinare più, questa è la soluzione”.

Elena Tonnini, Rete: “Il Segretario ha fatto un riferimento sulla tariffa ambientale in progressione per le aziende che consumano molta acqua. Nella distinzione tra utenze domestiche e non occorre valutare casi ulteriori, quelle delle aziende che, oltre ad usare l’acqua dell’acquedotto, possono captare acqua altrove, ad esempio, dal Marecchia, come fa la Cartiera. Per quest’acqua rimessa in rete, una volta che raggiunge i depuratori di Hera, San Marino deve pagare tariffe per la sua depurazione. La nostra legge dal 2007- ma anche prima- credo preveda per queste aziende obbligo di avere un misuratore che, prima di immettere acqua in rete, possa misurarne la quantità e qualità. Nell’ultima Finanziaria è stato inserito un emendamento che abbiamo sostenuto perché finalmente si va ad imporre a queste aziende di inserire questo tipo di misuratore, ma si è fatta tabula rasa sul passato, per quelle ditte che hanno scelto di evitare di mettere il depuratore perché hanno preferito pagare una sanzione e pagare tariffe per la depurazione di acque in Italia. Il problema è che non si sa di che cifre parliamo. Se la sanzione era di mille o due mila euro, chiaramente si è preferito così. La politica e l’amministrazione hanno chiuso per anni gli occhi sulla mancata depurazione, si è scelto di fare tabula rasa sul passato facendo finta che cifre del passato non siano mai state date. Si tratta di centinaia di migliaia di euro l’anno”.

Franco Santi, C10: “Nella relazione sintetica rilevo diverse mancanze. La cultura del dato a San Marino è una perfetta sconosciuta.  Dopo sei anni stiamo ancora parlando di un’ultima ricognizione per la mappatura, in cui manca completamente uno dei bacini di riferimento, a me pare allarmante. Non sapere quanto è costato e  non poter fare un riferimento oggettivo con altre realtà diverse dalla nostra mi sembrano mancanze che, se vogliamo diventare un Paese moderno, non possiamo permetterci di ritardare. Siamo un Paese che deve fare molta strada. Nell’ultima finanziaria qualcuno in maggioranza ha dovuto forzare la mano per fare un articolo apposito che sanasse la situazione di una realtà economica che non era a posto con le regole. Ci vorrà molto tempo per arrivare alla normalità.  Chiedo poi l’impegno che, come azienda, si intende affrontare a livello economico per le fognature e se si è fatto uno studio di fattibilità per la creazione in territorio di un impianto di depurazione, su quanto spediamo per l’invio di acque reflue fuori territorio. Mi sarei augurato di avere sotto mano una documentazione per poter fare osservazioni più puntuali”.

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato, replica:  “Per anni non si è pensato di fare grandi cose di carattere organico per i nostri servizi, oggi consideriamo un altro metodo di lavoro. Quello che si fa oggi è sicuramente quello che si doveva fare in anni diversi, ma lo andiamo a mettere in pratica oggi, se questo urta qualcuno se ne dovrà fare una ragione.
Alcune risposte a Santi: lo sdoppiamento delle linee è nella logica degli interventi su cui stiamo già intervenendo. C’è una forte consapevolezza delle situazioni attuali che non sono risolvibili mettendoci una pezza, ma intervenendo in modo organico, distinguendo acque bianche e nere anche che escono da proprietà private. Quindi l’impianto di depurazione si deve fare su tutti e due i versanti principali, Acquaviva e Rovereta. Ognuno dei due presenta circostanze diverse, ma il fattore comune è che riescano a pulire le nostre acque in modo preventivo, nel momento in cui, una volta ripulite, se ne andranno fuori dai nostri confini. E’ un obiettivo sancito dalla delibera su microfiltrazione e sulla mappatura della rete fognaria. E’ in corso uno studio specifico, siamo un po’ più indietro rispetto agli altri progetti inclusi nel piano triennale, ma è in corso su entrambi i versanti l’oggetto di intervento per applicare la logica di ammodernamento e revisione della spesa pubblica. Lo studio della fattibilità progettuale sarà corredato anche di tutti gli aspetti economici.
Al consigliere Tonnini: allegherò la relazione domani stesso. E’ invece già  a vostra disposizione è la mappa. Quanto è stato speso da 2010 ad oggi per la mappatura? Siamo partiti e abbiamo continuato quell’attività generata con delibera.  Ho il dato del 2014 quando il Cda dell’Azienda ha deliberato una spesa di massima di 200 mila euro complessivi per completare i versanti, affidati ad un team di 5 professionisti. La guida è di Michele Taddei, uno sammarinese laureato in ingegneria dinamica che poteva consentirci di far questo servizio con ple rofessionalità richieste.
Michelotti ha messo in dubbio il concetto ‘chi inquina di più, paga di più’. Per come lo concepisco io è un concetto transitorio, deve rispondere al binario che mettiamo in atto, da una parte far sentire corresponsabili tutti, Stato, imprese e cittadini, dall’altro su quel binario deve stare l’ammodernamento. Quindi é un concetto che deve sussistere per il tempo necessario perché la logica deve essere che noi non vogliamo inquinare. Depurazione e misurazione dell’utilizzo delle nostre acque sono principi da mettere in campo e da far applicare a tutti gli operatori che sono utilizzatori della risorsa idrica. Non è qui tanto il concetto di tariffa e sanzione, ma la volontà di dialogare con questi operatori per essere tutti all’interno di un sistema compatibile. Non è solo Cartiera Ciacci o Lavanderia sammarinese, tanti altri sono attivi nella produzione di un prodotto che porta acqua fuori dai confini. A volte poi fuori dalle tabelle c’è il mattatoio, la Centrale del latte, anche aziende che hanno responsabilità pubblica. La Lavanderia si è dotata di un suo depuratore, altre aziende lo vorranno fare, per rispondere a una logica di tabelle in cui dobbiamo stare dentro. La parte del depuratore su Gualdicciolo potrà quindi riguardare sia un intervento pubblico su proprietà pubblica, sia privato su proprietà privata.
Quindi rispetto la costruzione di nuove rete fognarie sul territorio, stiamo parlando di costruzione di nuovi collettori, ci sono investimenti che ho piacere di presentare nel dettaglio pubblicamente. E’ tutto parte di questo programma su investimenti ordinari e straordinari in settori strategici per il triennio 2016-2018 su cui farò una delibera in congresso di Stato, relativamente alla parte legata alla rete fognaria, ai reflui, a elettricità e fibra. Non rientra in una logica elettorale, ma nella logica di ammodernamento del Paese”.

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