NEWS:

Iva, Unas chiede un sistema misto. E il logo dello Stato per prodotti “Made in San Marino”

SAN MARINO - Riforma Iva-Igc, Smac e tutela

Pubblicato:14-03-2016 16:27
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:23

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

sm_unas2

SAN MARINO – Riforma Iva-Igc, Smac e tutela dell’artigianato artistico sammarinese: questi i temi di quattro istanze d’Arengo promosse dal Consiglio direttivo di Unas, Unione nazionale artigiani sammarinesi, che saranno presentate all’attenzione della prossima Reggenza, per essere poi sottoposte al vaglio del Consiglio grande e generale. Nel corso della conferenza stampa odierna, dalla sede di Unas, i vertici dell’associazione di categoria ne illustrano contenuti e motivazioni. In particolare, la prima istanza promuove la “ricerca di compatibilità tra un sistema Iva per le imprese volte al mercato esterno ed un sistema monofase rispettoso delle piccole e medie imprese presenti in territorio.

“In previsione della riforma del sistema delle imposte indirette, Unas riconosce due esigenze- chiarisce il segretario generale Pio Ugolini- da un lato quelle del settore industriale di volgere al sistema Iva, dall’altro la necessità di mantenere un equilibrio competitivo per le imprese del settore artigianato e commercio, al fine di evitare maggiori costi e la potenziale crescita dei prezzi al consumo”. Pertanto, attraverso l’istanza, gli artigiani sammarinesi chiedono di adottare un sistema misto“, prosegue Ugolini, in cui la grande impresa non volta solo al mercato interno possa adottare un sistema riconducibile a quello Iva, mentre la piccola impresa, “specialmente quella con patente d’esercizio artigiana e commerciale, volta al dettaglio e al consumo privato in territorio- specifica- possa mantenere un sistema monofase identico o analogo all’attuale”.


Due sono invece le istanze d’Arengo che affrontano le problematiche legate al sistema Smac: una richiede che le fatture commerciali siano riconosciute valide per la certificazione dei ricavi e per eventuali passività deducibili senza dover “smaccare”; l’altra avanza invece una proposta sperimentale per migliorare la funzionalità del sistema, ovvero che la certificazione a mezzo Pos Smac possa venire in modalità off line, rinviando la trasmissione dei dati a fine giornata. “Questo consentirebbe di superare le difficoltà tecniche legate a possibili intasamenti di linea con il centro dati nel corso della transazione- chiarisce Ugolini- e allo stesso tempo fa salva la possibilità di certificare per i consumatori”. Non solo, la stessa istanza chiede che tutti i costi di gestione e investimento in beni strumentali inerenti alla certificazione possano essere totalmente detraibili per gli operatori.

L’ultima istanza d’Arengo riguarda invece l‘artigianato artistico e tradizionale sammarinese e chiede, in particolare, che sia concesso alle attività economiche rientranti in questo settore di poter produrre opere d’arte raffiguranti simboli e segni dello Stato. Ad oggi infatti, la legge 190/2011 vieta di fatto l’utilizzo e la riproduzione dello stemma ufficiale della Repubblica in ogni sua versione, anche per esempio, nelle rinomate ceramiche “made in San Marino”. “Unas è da sempre orientata alla risoluzione dei problemi- sottolinea infine il segretario generale- e attraverso il ricorso all’istituto delle istanze d’Arengo, avanza idee e richieste migliorative dei percorsi che il Paese ha intrapreso o che sta per intraprendere, comprendendo le esigenze delle istituzioni e di altri attori del panorama economico sammarinese, ma promuovendo anche quelle di un tessuto economico e sociale importante, quale è quello della piccola media impresa artigianale e commerciale nazionale”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it