Studenti ballano per dire basta alla violenza contro le donne, a Roma ‘One Billion Rising’

In 200 al flash mob in Piazza Sempione. Ercoli (Differenza Donna): "Puntare sulla prevenzione, l'amore è essere liberi". Rizzitelli (Assist): "Qui per costruire il domani in una battaglia comune e di unità su questi temi"

Pubblicato:14-02-2025 15:41
Ultimo aggiornamento:14-02-2025 15:41

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ROMA – A Roma gli studenti ballano per cambiare il mondo e dire basta alla violenza contro le donne. Piazza Sempione questa mattina ha ospitato la tappa capitolina di ‘One Billion Rising’, con un grande flash mob collettivo, simbolo di resistenza e cambiamento, animato da circa duecento ragazze e ragazzi di 10 scuole del territorio, oltre ad associazioni, cittadine e cittadini.

All’evento hanno partecipato l’assessore capitolina alle Pari opportunità, Monica Lucarelli, il presidente del Municipio III Paolo Marchionne, la presidente di Assist (Associazione Nazionale Atlete) Luisa Rizzitelli, la presidente di Differenza Donna, Elisa Ercoli, la due volte oro olimpico Antonella Belluti e Nicoletta Billi, dal 2013 coordinatrice One Billion Rising Italia.

“Vogliamo che il messaggio di One Billion Rising, che nel mondo mobilita un miliardo di persone, arrivi ovunque e vogliamo che questa manifestazione torni a Roma anche nei prossimi anni. One Billion Rising è molto più di un flash mob: è una chiamata all’azione, un modo per far sentire la propria voce con forza”, ha affermato Lucarelli.

“Siamo orgogliosi di ospitare un evento così importante a Piazza Sempione. È un’importante occasione per rafforzare la sensibilizzazione e le azioni per il contrasto alla violenza sulle donne avviate sul territorio insieme a tante realtà del territorio, a partire dalle scuole”, ha aggiunto Marchionne.

Per Elisa Ercoli di Differenza Donna “esser qui è quel che serve oggi” perché è necessario “puntare sulla prevenzione. Noi centri antiviolenza ci occupiamo di situazioni già esplose. In questa piazza invece oggi i giovani pongono le basi di un confronto alla pari. L’amore non è controllo, è essere liberi. Non deve essere una gabbia, altrimenti non passa la cultura della parità ma quella della violenza”.

Rizzitelli di Assist ha messo in evidenza “la forza e la gioia di ragazzi e ragazze per il contrasto alla violenza. Duecento giovani solo del III municipio sono qui per costruire il domani in una battaglia comune e di unità su questi temi”.

Per la campionessa olimpica Bellutti “anche lo sport non è esente dal tema della parità. Anche nello sport è importante portare i valori che danziamo oggi qui in Piazza”. Nicoletta Billi, infine, ha ricordato i 40 eventi sparsi in tutta Italia, da Alghero a Palermo, da Milano a Caltanissetta: “È bello che ci siano i giovani a ballare, nei loro discorsi di oggi ci sono i semi delle relazioni di parità da costruire”.

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