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Ennesima sparatoria negli Usa, almeno tre morti alla Michigan State University

Ad aprire il fuoco un uomo di 43 anni, non legato all'ateneo. Cinque feriti, alcuni dei quali in pericolo di vita

Pubblicato:14-02-2023 15:56
Ultimo aggiornamento:14-02-2023 16:05

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(Foto dal profilo Facebook della Msu)

ROMA – Almeno tre persone sono rimaste uccise e altre cinque ferite, alcune in modo grave, in una sparatoria alla Michigan State University (Msu). Ad aprire il fuoco un uomo di 43 anni, che si è poi suicidato. La sparatoria si è verificata nel campus dell’ateneo, a East Lansing, cittadina nei pressi della capitale statale Lansing, circa 145 chilometri a nord-ovest di Detroit. Tra i feriti, alcuni sono in pericolo di vita. Il nome dell’assassino non è stato reso noto, ma la polizia ha riferito che non era uno studente o un dipendente e che non aveva alcun legame con l’ateneo.

La presidente ad interim della Michigan State University, Teresa Woodruff, ha dichiarato: “Non possiamo permettere che cose come queste accadano ancora“. E il suo vice, Dan Kelly, nel corso di una conferenza stampa ha aggiunto: “Il cuore di tutta l’università è con le vittime e le loro famiglie”.


L’allarme nel campus era scattato poco dopo le 20.30 locali, le 2.30 in Italia. I primi spari era risuonati in due diversi luoghi dell’area universitaria: prima vicino a un edificio noto come la Berkeley Hall e poi presso un complesso sportivo chiamato IM East.

Come ricorda il quotidiano ‘New York Times’, le sparatorie in campus di atenei sono state diverse nella storia recente degli Stati Uniti. L’episodio più grave risale al 2008, quando negli spazi del Virginia Tech furono uccise 33 persone. Tra i nodi politici le leggi liberali in materia di possesso di armi da fuoco. Alcuni mesi fa la testata Click on Detroit titolava come in Michigan per un diciottenne fosse “più facile comprare pistole che birre”.

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