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Tg Sanità, edizione del 14 febbraio 2022

In questa edizione parliamo di: Rt in calo, Omicron, probabile fine dello stato di emergenza, mascherine e vaccino Novavax

Pubblicato:14-02-2022 13:34
Ultimo aggiornamento:14-02-2022 14:29

tg sanità 14 febbr-min
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COVID. ISS: RT IN CALO A 0,89 E SOTTO SOGLIA EPIDEMICA

“Nel periodo compreso tra il 19 gennaio e il primo febbraio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,89, in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica”. È quanto emerso dall’ultimo monitoraggio settimanale della Cabina di regia dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute sul Covid-19. Il documento evidenzia, inoltre, come continui la discesa dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 962 casi ogni 100mila abitanti contro i 1362 registrati nel monitoraggio precedente. In calo anche l’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive, la cui percentuale si attesta al 13,4%, rispetto al 14,8% registrata al 3 febbraio.

COVID. ISS: IL 31 GENNAIO 99,1% CAMPIONI POSITIVI A OMICRON

In Italia, il 31 gennaio scorso, la variante Omicron era predominante, con una prevalenza stimata al 99,1%, con una variabilità regionale tra il 95% e il 100%, mentre la delta era allo 0,9% del campione esaminato. Sono i risultati dell’indagine rapida condotta dall’Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute, insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle regioni e province autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. In totale, hanno partecipato all’indagine tutte le regioni e province autonome e complessivamente 122 laboratori e sono stati sequenziati 2.289 campioni.

COVID. SPERANZA: VA MOLTO MEGLIO, MA NON NE SIAMO ANCORA USCITI

“Abbiamo bisogno ancora di un elemento di cautela. L’Ecdc dice che non ne siamo ancora usciti, certo va molto molto“. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite la settimana scorsa di ‘Mezz’ora in più’, in onda su Rai3. “Da due settimane stiamo piegando la curva- ha proseguito- senza aver dovuto far pagare alle persone un prezzo di chiusure come in altre stagioni e questo non era scontato”. Il 91% delle persone sopra i 12 anni, intanto, si sono vaccinate e questo secondo il ministro ha permesso di “non avere pressione incredibile sugli ospedali”. E anche se i non vaccinati sono “solo il 9%, quel 9% produce la maggioranza dei casi in ospedali e nelle terapie intensive. Va detto- ha concluso Speranza- che ci stiamo permettendo le riaperture solo grazie al vaccino“.


COVID. RICCIARDI: PROBABILE FINE EMERGENZA 31/03, MA MASCHERINE AL CHIUSO PER TUTTO 2022

“Arriveremo alla fine di marzo probabilmente con un numero di casi relativamente ridotto” e “probabilmente” il governo opterà per non prorogare ulteriormente lo stato di emergenza oltre il 31 marzo. Così Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute, nel corso di una intervista video rilasciata alla Dire. “La situazione è in miglioramento- ha proseguito Ricciardi- e penso che avremo un febbraio migliore e un marzo probabilmente con la curva appiattita”.  Se però all’aperto si è tornati a fare a meno delle mascherine, Ricciardi avvisa che nei luoghi chiusi i dispositivi di protezione individuale continueranno a farci compagnia “a lungo”. E a domanda esplicita, se indosseremo le mascherine al chiuso ancora per tutto il 2022, Ricciardi ha risposto: “Io penso di sì”.

VACCINO. NOVAVAX IN ITALIA DAL 24 FEBBRAIO

Novavax è in arrivo, dovrebbe arrivare il 24 di questo mese per cominciare ad essere disponibile. È un vaccino proteico, come i vaccini antinfluenzali, e sarà una piccola integrazione rispetto agli altri vaccini a mRna attualmente in uso“. Ne ha dato notizia il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini, ospite di ‘Elisir’ su Rai 3. Magrini ha aggiunto che “Novavax, che alcuni sembrano preferirlo, sarà presto un’opzione per 1 o 2 milioni di persone che vogliono comunque vaccinarsi”. Su Valneva, infine, il direttore generale dell’Aifa ha dichiarato che si tratta di un vaccino “ancora più classico e più vecchio come tecnologia, un vaccino inattivato che arriverà più avanti”.

COVID. GALLI: PEGGIO È PASSATO, VOGLIO ESSERE PIÙ OTTIMISTA DI UN ANNO FA 

Secondo l’infettivologo Massimo Galli, che vuole essere “più ottimista” rispetto ad un anno fa, il peggio sembra ormai passato e ora grazie ai tanti vaccinati e guariti dal virus “dovremmo stare abbastanza tranquilli”. Sul perché però ci siano ancora tanti morti nel nostro Paese, l’ex direttore del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano non sa dare una risposta perché ancora “mancano dati specifici sulle varianti”. Però di una cosa è certo, cioè che questo non dipende “da una nostra incapacità a curare”. Guardando al futuro, Galli non se la sente di fissare una data per lo stop al Green pass, che non è un “orrido feticcio da smantellare per motivi più o meno politici, ma una garanzia per tutelare sé e gli altri”. Quanto all’eliminazione dell’obbligo della mascherina all’aperto, l’infettivologo si dichiara ancora appartenente al “partito della cautela”, suggerendo di continuare ad indossarla in determinate circostanze, come nel caso di “gente ammassata”. Di questo ha parlato Massimo Galli nel corso di una intervista video rilasciata alla Dire.

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