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Caso Saman, fermato in Spagna l’altro cugino latitante

Sull'uomo pendeva un mandato di cattura europeo

Pubblicato:14-02-2022 11:50
Ultimo aggiornamento:14-02-2022 11:50

saman abbas
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REGGIO EMILIA – All’alba di oggi la Polizia di Barcellona ha fermato il 35enne pachistano Nomanulaq Nomanulaq, l’ultimo dei due cugini di Saman Abbas finora rimasto in libertà, accusato di concorso nell’omicidio della 18enne scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) nella notte del primo maggio 2021 e mai ritrovata. Sull’uomo pendeva un mandato di cattura europeo.
Sono invece ancora latitanti in Pakistan i genitori di Saman, sospettati di averne decretato la morte dopo il rifiuto della ragazza a delle nozze combinate. L’altro cugino Ikram Ijaz e lo zio di Saman, Danish Hasnain, estradato dalla Francia e indicato come esecutore materiale del delitto, sono detenuti nel carcere di Reggio Emilia.

IL CUGINO DI SAMAN ‘TRADITO’ DAL CELLULARE

Le tracce di Nomanulhaq Nomanulhaq gli investigatori le seguivano da tempo. Già dai primi giorni della fuga del 35enne era infatti nota la sua destinazione nella capitale spagnola. La svolta che ha portato alla cattura dell’uomo- rendono noto i Carabinieri reggiani- è però arrivata in occasione dell’arresto, in Francia, dello zio di Saman, Danish Hasnain. Nell’appartamento parigino dove quest’ultimo viveva, infatti, è stato ritrovato il numero di telefono di Nomanulhaq, che è stato poi intercettato permettendo di localizzarlo con esattezza. Il pachistano è ora recluso in un carcere spagnolo in attesa della convalida dell’arresto. Poi saranno avviate le procedure di estradizione e di consegna all’Italia.


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