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Coronavirus, primo caso in Egitto. A Genova cinesi in piazza: “Non siamo virus”

Primo caso di coronavirus in Africa, in Egitto: la conferma arriva dal ministero della Salute egiziano

Pubblicato:14-02-2020 18:56
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:00
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ROMA – Primo caso di coronavirus in Nord Africa, precisamente in Egitto. Ne dà notizia il portale di informazione Arab News, citando il ministero della Salute egiziano. Il soggetto colpito, del quale non sono stati riferiti altri dettagli, è stato posto in isolamento. Il ministero fa sapere di aver già informato del caso l’Organizzazione mondiale della Sanità.

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LOLLOBRIGIDA: DOPO CASO EGITTO ORA SI ATTUI BLOCCO NAVALE

“La notizia di un caso di contagio da Coronavirus in Egitto, il primo dichiarato ufficialmente in Africa, è estremamente allarmante per l’Italia. Se da un lato infatti è stato stabilito il blocco del traffico aereo da e per la Cina, dall’altro riteniamo urgente per la salute pubblica degli italiani attuare lo stesso provvedimento sulle nostre coste, al fine di evitare l’ingresso via mare di persone potenzialmente infette e contagiose. Fratelli d’Italia chiede al governo di attivare il prima possibile un blocco navale”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.


“Va impedito che l’epidemia del Coronavirus possa dilagare e trasformarsi in pandemia. Era fondamentale attuarlo prima, per bloccare l’immigrazione clandestina, diventa indispensabile farlo adesso, per scongiurare il rischio di contagi. Abbiamo dato atto al ministro Speranza di essere stato efficiente sin dall’inizio, ci auguriamo che voglia continuare ad esserlo spogliandosi da pregiudizi ideologici verso uno strumento oggettivamente necessario”.

DOMANI DI MAIO A PRATICA DI MARE PER ARRIVO NICCOLÒ DA WUHAN

Domani è previsto all’Aeroporto di Pratica di Mare il rientro del volo di rimpatrio proveniente da Wuhan (Cina). Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, si recherà sul posto per accogliere Niccolò. A margine dell’arrivo del velivolo, il ministro Di Maio terrà un punto stampa presso l’Aeroporto di Pratica di Mare. Le immagini dell’arrivo dell’aereo saranno a cura del Ministero della Difesa.

A GENOVA CINESI IN PIAZZA: NON SIAMO VIRUS

“Sono quello di sempre, non sono un virus”. La comunità cinese e italo-cinese di Genova scende in piazza oggi pomeriggio, in largo Pertini, davanti al Teatro Carlo Felice. Bandierine rosse e tricolori, al presidio partecipano anche tanti italiani. “La gente ha paura di entrare nei nostri ristoranti, nelle nostre attività commerciali- denuncia il portavoce Giorgio Wong- c’è un crollo totale delle presenze: per le sole attività di ristorazione, i clienti sono diminuiti dal 50 al 70%. Ci sono locali che facevano 200-300 coperti al giorno, che ora hanno più dipendenti che clienti”. Una situazione che, a lungo andare, non danneggia solo la comunità cinese ma, a cascata, anche i fornitori che per l’80% sono italiani.

“Dobbiamo far passare il messaggio che non bisogna aver paura di noi cinesi perché non siamo virus– spiega Wong- la gente per strada ci guarda con preoccupazione, si allontana magari coprendosi il volto. Ma viviamo qui come voi, abbiamo le stesse possibilità di ammalarci che avete voi. Siamo i primi ad avere a cura la nostra salute e quella del nostro personale”. La comunità cinese a Genova è composta da circa 2.500 persone, che diventano 3.500 a livello regionale se si considerano anche gli studenti universitari. A causa del proliferare di un eccessivo allarmismo, accresciuto anche dalle fake news che circolano sui social network, il timore della comunità asiatica è quello di diventare sempre più isolata. “Abbiamo avuto segnalazioni di qualche atto di bullismo da parte dei ragazzi più grandi- denuncia il portavoce- è questione di mancanza di rispetto. Le famiglie dovrebbero far capire ai ragazzi che molte notizie allarmistiche che girano sono false”. La partecipazione di molti italiani al presidio è una piacevole sorpresa per Wong: “Vuol dire che la comunità genovese è con noi. Abbiamo fatto un appello a tutti quelli che ci conoscono, che frequentano i nostri locali, affinché venissero a manifestare con noi. Sicuramente è una buona cosa”.

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