
ROMA – Correva l’anno 2016. Per l’esattezza era il 30 novembre quando il tetto dell’auditorium Albergotti tra via della Pineta Sacchetti e circonvallazione Clodia fu avvolto dalle fiamme mentre erano in corso lavori di ristrutturazione. Le fiamme, causate a quanto pare da un errore umano, distrussero il palazzetto realizzato nel 2003 ma mai inaugurato. Da allora, è passato quasi un anno e mezzo e il ‘cadavere’ della struttura – sprovvista anche dei requisiti antincendio – rimane lì, senza l’ombra di un cantiere che ne preveda una risistemazione o, in extrema ratio, una demolizione. L’area, probabilmente preda di bivacco, è circondata da transenne dove non è indicata una data di inizio lavori. Inoltre, all’interno di queste, sporcizia, rifiuti e bottiglie di vetro.
L’auditorium inizialmente destinato ad essere un polo culturale costò circa 2 milioni di euro
L’auditorium inizialmente destinato ad essere un polo culturale da circa 300 posti per concerti, spettacoli teatrali con un giardino aperto ai cittadini, costò circa 2 milioni di euro ed è rimasto per 13 anni una cattedrale nel deserto. Prima del rovinoso incendio, l’obiettivo dell’amministrazione era quello di riqualificarlo per consegnarlo ai cittadini entro il 2017.

Roma, vince il parcheggio selvaggio: servizio rimozione auto “solo per le emergenze”

Roma, teatro Stabile del Giallo riapre all’ex cinema Ciak

Clochard tedesca stuprata a 75 anni; Zingaretti: 100 invasi contro siccità; Raggi con studenti a visitare foibe

Roma, violenza sessuale a Piazza Vittorio: arrestato un uomo

Forestazione urbana, domani a Roma con #Alberiperilfuturo

Roma, massacrarono di botte un coetaneo sulla metro: 8 minori arrestati
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it