NEWS:

Roma, vince il parcheggio selvaggio: servizio rimozione auto “solo per le emergenze”

Il comandante dei Vigili: "Dal comune nessun bando, contro le auto su posti per disabili e in doppia fila non possiamo intervenire"

Pubblicato:14-02-2018 13:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:28

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Il servizio di rimozioni auto a Roma è svolto “in forma ridotta e soprattutto per le emergenze”, con il bando fermo al palo e di cui “non si hanno notizie da dicembre” nonostante il Campidoglio “abbia tutta la documentazione necessaria”. A dirlo è il comandante generale della Polizia locale di Roma Capitale, Diego Porta, intervenuto oggi in commissione Trasparenza di Roma Capitale, presieduta da Marco Palumbo (Pd) – a cui l’agenzia Dire ha assistito – proprio sul tema delle problematiche inerenti il servizio di rimozione auto nella città, fermo in pratica da fine 2015.

Una mancanza che, secondo Rocco Lamparelli, rappresentante dei lavoratori del consorzio Clt che effettuava il servizio e responsabile del circolo Trasporti del Pd Roma, “porta a una situazione pericolosissima per cui non si possono fare rimozioni sui posti per disabili, sui passi carrabili né sulle doppie file. Se un veicolo d’emergenza rimane bloccato, per il Campidoglio, e non solo, sono dolori”.

PORTA: SCESO NUMERO RIMOZIONI, SERVE APPALTO PER 5 ANNI

Porta ha ripercorso la vicenda “da novembre 2015 a oggi. Il mio predecessore Clemente il 4 novembre 2015 per problemi contributivi risolse il contratto con Clt e fece una determina con cui chiedeva alla Italsoccorso Srl di poter usufruire dei depositi giudiziari autorizzati per poter svolgere il servizio di rimozione”.


“Il servizio- aggiunge- a oggi è molto cambiato perché il Clt metteva a disposizione un certo numero di carri attrezzi e il numero di rimozioni era più elevato, adesso è in forma ridotta e ce ne avvaliamo soprattutto per situazioni di emergenza dettate per esempio dalle forze di polizia per sgomberare le strade o per i lavori connessi ai servizi pubblici essenziali come la fornitura di acqua o gas”.

Successivamente, ha spiegato il comandante dei Vigili, “ci sono state diverse riunioni per il possibile affidamento ad Atac Spa, ma si è accertato che l’azienda per motivi di contratto di servizio e strumenti mancanti non poteva svolgere il servizio e si decise di soprassedere a questa ipotesi. Così nel giugno 2017 ci sono state le prime riunioni col dg Giampaoletti, che visto tramontare l’affidamento ad Atac ha avocato a sé la convocazione delle riunioni: ne abbiamo fatte diverse a ottobre, novembre e dicembre ed è stato addirittura istituito un gruppo di lavoro con Polizia locale, Agenzia della mobilità e dipartimento Razionalizzazione della spesa con una serie di incontri serrati perché entro fine anno Giampaoletti voleva che fossero pronti il capitolato d’appalto, il disciplinare e il prospetto economico”.

La documentazione, ha sottolineato Porta, “è stata consegnata prima del 31 dicembre, dopodiché ho fatto una richiesta espressa all’assessore Lemmetti per il finanziamento del servizio. Ora tutto è nelle mani del direttore generale, ma da dicembre non abbiamo avuto più notizie, non so se il bando sia già stato inviato all’Anac per il controllo preventivo”.

“Vorremmo comunque che questo appalto avesse una durata di 5 anni per ammortizzare i costi (il precedente servizio aveva un costo per il Comune di poco più di 3 milioni di euro all’anno, ndr). Per la città è un servizio essenziale– ha concluso il comandante- Per esempio a via Ventotene se non ci fossero stati i carri attrezzi non so cosa altro sarebbe potuto succedere”.

PD: BANDO ANNUNCIATO PER DICEMBRE, POI NESSUNA NOTIZIA

“Abbiamo richiesto questa riunione perché in commissione Mobilità l’ultimo incontro è stato il 6 novembre e l’assessore dichiarò che il bando per il servizio rimozioni sarebbe stato pubblicato i primi dicembre con stazione appaltante il Corpo dei Vigili”, ha detto la consigliera capitolina del Pd, Ilaria Piccolo.

“Ci sembrava strano- ha aggiunto- che una gara del genere potesse essere scritta in 15 giorni, e infatti quando ho scritto a Porta prima di Natale ci ha detto che serviva ancora un po’ di tempo e che il bando ancora non era stato stilato: da allora non abbiamo più avuto notizie e così siamo ricorsi alla commissione Trasparenza per capire come stanno le cose”.

Adesso, ha annunciato il presidente della commissione trasparenza Palumbo, “la prossima settimana riconvocheremo la commissione con il direttore generale Giampaoletti per capire e chiarire l’indirizzo politico dell’amministrazione”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it