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Elezioni a Roma, Binetti (Ap): “Scommetteremo su chi saprà tirarla fuori dal degrado”

"In una serie di incontri più o meno formali, ma

Pubblicato:14-02-2016 12:54
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:58

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binetti“In una serie di incontri più o meno formali, ma anche in molti salotti romani, si parla soprattutto delle possibili candidature emerse in questi giorni per la elezione del prossimo sindaco di Roma. Marchini, il primo a candidarsi con coraggio e una decisa autonomia rispetto agli schieramenti dei vari partiti si pone a cavallo tra le primarie del Pd, date per certe, con sindaci di sicura caratura amministrativa come Giachetti e Morassut, e le improbabili primarie di un centro destra che ha sciolto le sue riserve con la recente candidatura di Bertolaso”. Lo dice Paola Binetti, deputato di Area popolare (Ncd- Udc).

“Quattro candidati con storie profondamente diverse- aggiunge-, con esperienze politico-amministrative decisamente di livello, destinati a combattersi per far emergere il miglior progetto possibile per governare questa città. Eppure finche i Cinquestelle non avranno sciolto la loro riserva e non avranno deciso chi per loro dovrebbe governare la città il quadro resta ancora molto confuso e lascia nell’incertezza una marea di gente. Gli inossidabili della sinistra sono da un lato amareggiati dalla esperienza Marino e dalla inadeguatezza della sua giunta, ma dall’altro appaiono fortemente spaccati tra Giachetti e Morassut, tanto sono diversi i loro profili culturali. Ma nel Centro-destra l’investitura formale di Bertolaso, sottoscritta da FdI-FI-Lega, ha immediato suscitato le resistenze delle altre componenti che originariamente definivano l’area ben più ampia del Centro-destra, per cui Fitto e Quagliariello, si sono subito proiettati su Marchini, offrendo una caratterizzazione politica ad un candidato che finora aveva voluto veleggiare super partes”.

“Nel bel mezzo della confusione generale- dice ancora Binetti- Area popolare, che a Milano si è intestata subito la candidatura di Parisi, in alternativa a Sala, sembra che stia ancora valutando chi potrebbe essere il suo candidato e con chi stringere le indispensabili alleanze. Ci attende un bel match, ma quel che è certo che non rinunceremo a lavorare e a scommettere solo su chi sarà davvero in grado di tirar fuori questa città dal degrado in cui l’ha gettata l’incuria degli ultimi governi, il pressapochismo mescolato alla corruzione, e alla più elementare impossibilità di esigere diritti fondamentali se non a prezzo di favori, di raccomandazioni e di mazzette. Rivogliamo una città vivibile, con una diversa etica ambientale e con una mobilità a misura d’uomo”.


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