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Il 2024 è stato confermato dal Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus come l’anno più caldo mai registrato a livello globale e il primo anno solare in cui la temperatura media globale ha superato di oltre 1,5 gradi il livello preindustriale. Il servizio satellitare di osservazione della Terra dell’Ue ha anche ricordato che il cambiamento climatico indotto dall’uomo rimane il principale responsabile delle temperature estreme della superficie dell’aria e del mare. La temperatura media globale del 2024 è stata di 15.10 gradi, di 0.72 gradi superiore alla media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 e di 0.12 gradi superiore al 2023, il precedente anno più caldo registrato. Ciò equivale a 1.60 gradi al di sopra di una stima della temperatura del periodo tra il 1850 e il 1900, designata come livello preindustriale.
Mentre la California ancora brucia, causando danni da centinaia di miliardi di euro, a livello mondiale nel 2024 le catastrofi naturali hanno causato perdite per 320 miliardi di dollari, di cui solo circa 140 miliardi assicurate. Le perdite complessive, e ancor più quelle assicurate, sono state notevolmente superiori alla media degli ultimi dieci e trent’anni. In termini di danni assicurati, è stato il terzo anno più costoso; in termini di danni totali, il 2024 si colloca al quinto posto nella scala dei costi dal 1980. A fare i conti è stata Munich Re, una delle principali compagnie di riassicurazione, le ‘assicurazioni delle assicurazioni’ per così dire. Gli eventi meteorologici estremi sono stati responsabili del 93% delle perdite complessive e del 97% delle perdite assicurate, e sono state circa 11.000 le persone che hanno perso la vita a causa di catastrofi naturali.
Quest’anno la Sicilia ha pesantemente subito gli effetti della crisi climatica, una crisi ampiamente annunciata per l’area del Mediterraneo. E’ stata d’altronde anche la cartina di tornasole dell’anno più caldo mai registrato: quasi una ‘Los Angeles italiana’, ha commentato il Wwf. Tra settembre 2023 e agosto 2024, rispetto ad analoghi periodi precedenti, si è registrato nella gran parte del territorio siciliano uno stato di siccità severa e in alcune zone addirittura estrema. È mancata la pioggia, e questo ha anche determinato la scarsità di acqua negli invasi sin dall’inizio della stagione irrigua. A questo si aggiunga la piaga degli incendi boschivi: solo nel 2024 sono stati registrati 1.288 roghi, un aumento significativo rispetto ai 509 dello stesso periodo del 2023, che aveva visto andare in fumo 51.000 ettari di territorio.
Microsoft e il Crea-Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria adotteranno soluzioni di intelligenza artificiale e supercalcolo nell’ambito del Progetto Pangenoma, volto a studiare e decodificare il Dna del grano duro per affrontare le sfide del cambiamento climatico e garantire un futuro sostenibile per questa coltura, così cruciale per l’umanità costituendo circa il 20% delle calorie consumate dagli esseri umani a livello globale. La ricerca è al lavoro per sviluppare nuove varietà di grano e di altre colture essenziali come riso e mais, che possano adattarsi al clima che sta cambiando. L’ente italiano di ricerca sull’agroalimentare vigilato dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, con il suo Centro di Ricerca Genomica e Bioinformatica, sta coordinando insieme all’Università di Bologna ed all’Università di Saskatchewan (Canada), l’iniziativa internazionale finalizzata alla conoscenza di tutti i geni di tutte le varietà di grano duro, finanziata per l’Italia dal Pnrr-Progetto Agritech.
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