A Los Angeles i detenuti al fianco dei pompieri per arginare gli incendi

Sarebbero quasi 1000 i detenuti impiegati nel sud della California, grazie ad un programma che permette ai carcerati di lavorare come volontari dopo essere stati addestrati

Pubblicato:14-01-2025 11:42
Ultimo aggiornamento:14-01-2025 11:42
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di Sara Calabria

NEW YORK – Continuano a lavorare a pieno ritmo. Combattono le lingue di fuoco tutt’intorno, con gli occhi che lacrimano e i polmoni anch’essi in fiamme. Sono centinaia i detenuti che, in queste ore, affiancano le squadre di vigili del fuoco professionisti, lottando a rischio della loro vita per domare gli incendi a Los Angeles e nelle zone circostanti. Il California Department of Corrections and Rehabilitation (Cdcr) gestisce infatti i cosiddetti “fire camps”, delle carceri di minima sicurezza con un programma nell’ambito del quale i detenuti possono offrirsi come volontari e seguire un corso di addestramento, per imparare a rispondere ad una varietà di disastri e calamità naturali. Tra cui, gli incendi.

Al momento, secondo la Bbc sarebbero quasi 1000 i detenuti impiegati nel sud della California, nella massiccia opera di contenimento delle fiamme, per “tagliare le linee di fuoco, rimuovere materiale infiammabile e rallentare l’avanzata dell’incendio”. Due dei suddetti “fire camps” sarebbero composti da detenute donne.


Tuttavia il programma, che risale al 1946 e di cui molto si parla in queste ore, è stato spesso criticato e c’è chi, negli Usa, non lo considera affatto riabilitativo, ma al limite dello sfruttamento: i detenuti guadagnano infatti dai 5,80 ai 10,24 dollari al giorno, a seconda del loro livello di preparazione, e possono arrivare ad aggiungere un dollaro in più all’ora, nel caso in cui rispondano ad una “active emergency”.

Secondo il Cdcr, un detenuto al livello di esperienza più basso guadagnerebbe 26,90 dollari al giorno, durante un turno di emergenza di 24 ore. Retribuzioni molto più basse di quelle percepite dal regolare corpo dei Vigili del fuoco della California Ma le condizioni di vita all’interno dei campi sono di gran lunga migliori di quelle delle normali carceri californiane. E, spesso, i detenuti vedono l’accesso al programma come un’occasione di riscatto. Un modo per sentirsi utili e tornare, in qualche modo, a far parte di una comunità.

Inoltre, in base a una legge del 2020 che porta la firma del governatore democratico Gavin Newsom, i partecipanti al programma di riabilitazione possono, dopo aver scontato la pena, chiedere a un tribunale di far cancellare dalla loro fedina penale i crimini commessi, rendendo così più facile la loro assunzione come “firefighters”, regolari vigili del fuoco, figure tra l’altro molto amate in tutti gli Stati Uniti. E, grazie ai “crediti di tempo”, guadagnano “giorni” che aiutano a ridurre le loro pene detentive.

Tuttavia, non tutti i detenuti possono chiedere di partecipare al programma e i criteri sono molto rigidi. Innanzitutto, bisogna superare una dura selezione fisica e psicologica, poi si deve dimostrare di saper seguire le regole, godere di buona condotta e non avere più di otto anni di pena detentiva residua da scontare. Inoltre alcune condanne, come l’incendio e i reati sessuali, squalificano automaticamente i candidati, come riporta il settimanale Newsweek. Una volta superata la selezione, e completato il corso, i detenuti sono pronti a combattere il fuoco e le altre calamità naturali. Sperando, alla fine del percorso, di rifarsi una vita e di lasciarsi alle spalle gli errori del passato.

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