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La Valle d’Aosta va in zona arancione. Campania diventa gialla

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza che dispone i cambi di colore a partire da lunedì 17 gennaio

Pubblicato:14-01-2022 19:48
Ultimo aggiornamento:14-01-2022 19:48
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ROMA – “Alla luce del flusso dei dati del monitoraggio Iss, ministero della Salute e Regioni, il ministro Speranza ha firmato l’ordinanza che porterà la Campania in giallo e la Valle d’Aosta in arancione“. Lo dichiara in una nota il ministero della Salute. Il cambio di colore sarà effettivo a partire da lunedì 17 gennaio. In zona bianca restano quindi soltanto Basilicata, Molise, Puglia, Umbria e Sardegna.

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LEVAVEZ: “SERVONO RIFLESSIONI SEVERE SUI NO VAX”

Da lunedì prossimo, 17 gennaio, la Valle d’Aosta passa in zona arancione. Lo ha comunicato il ministero della Salute all’amministrazione regionale. La decisione è stata assunta tenendo in considerazione i dati del monitoraggio sanitario relativo ai casi Covid-19 che, nel bollettino di ieri, indicavano 574 nuovi positivi, 266 guariti, per un totale di 5.848 contagiati, 7 pazienti ricoverati in terapia intensiva e 53 nei reparti Covid dell’Ospedale Umberto Parini di Aosta.

“L’attenta analisi dei dati relativi ai ricoveri – commenta il presidente della Regione Erik Lavevaz – ci porta a riflessioni severe nei confronti della scelta di non vaccinarsi. Emerge infatti che della totalità dei positivi Covid curati nel nostro nosocomio la stragrande maggioranza (42 persone) o non ha il vaccino oppure è vaccinata in maniera inefficace (da più di 120 giorni). Colpisce in particolare che 6 dei 7 pazienti Covid in terapia intensiva non abbiano ricevuto il vaccino”.

Per Lavevaz, “quella di non vaccinarsi è una scelta di pochi, che però può avere gravi conseguenze per tutti”. “La situazione della Valle d’Aosta- aggiunge- ne è purtroppo l’esempio lampante: la situazione ospedaliera sarebbe radicalmente diversa se tutta la popolazione fosse vaccinata. Con le regole in vigore, piccolissimi numeri sui ricoveri possono far cambiare la collocazione della regione: vaccinarsi è oggi più che mai un segno di responsabilità e di solidarietà, cui siamo chiamati tutti indistintamente se vogliamo contribuire alla ripartenza della Valle d’Aosta”.

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