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Iss: “Il tasso Rt sale a 1,56. Aumentano ancora i ricoveri Covid”

A livello nazionale le terapie intensive sono occupate al 17,5%, mentre le aree mediche al 27,1%. Raddoppiano i casi non associati a catene di trasmissione

Pubblicato:14-01-2022 13:02
Ultimo aggiornamento:14-01-2022 13:45

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ROMA – Nel periodo 22 dicembre 2021-4 gennaio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,56 (range 1,24-1,8), in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente e ben al di sopra della soglia epidemica. È in leggera diminuzione invece l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,2 (1,18-1,22) al 4/01/2022 vs Rt = 1,3 (1,27-1,32) al 28/12/2021. Sono alcuni dei dati che emergono dal monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute sul Covid-19. Nel documento si legge inoltre che l’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare: 1988 ogni 100.000 abitanti (07/01/2022-13/01/2021) vs 1669 ogni 100.000 abitanti (31/12/2021-06/01/2021), dati flusso ministero della Salute.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 17,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 gennaio) vs il 15,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 6 gennaio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 27,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 gennaio) vs il 21,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 6 gennaio).

Raddoppia il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (649.489 vs 309.903 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in forte diminuzione (13% vs 16% la scorsa settimana). È in diminuzione anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% vs 50%) ed aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (39% vs 34%).


IL 3 GENNAIO OMICRON PREVALENTE ALL’81%

In Italia il 3 gennaio scorso la variante Omicron era predominante, con una prevalenza stimata all’81% e una variabilità regionale tra il 33% e il 100%, mentre la Delta era al 19% del campione esaminato. Sono questi i risultati definitivi dell’indagine rapida condotta dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.


Per l’indagine, riferisce l’Iss in una nota, è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. Hanno partecipato all’indagine tutte le Regioni e Province autonome con 120 laboratori regionali e il Laboratorio di Sanità Militare e sono stati sequenziati 2.632 campioni.

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