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Emergenza smog a Milano, Comune: “Livello allarmante”. Legambiente: “Sala stoppi i Suv”

"La sequenza di superamenti dei livelli limite di Pm10 nell'aria è allarmante": scattano misure di emergenza

Pubblicato:14-01-2020 13:36
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:51

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MILANO – “Siamo in emergenza smog e la sequenza di superamenti dei livelli limite di Pm10 nell’aria è allarmante”. Lo riconosce, con un comunicato, Marco Granelli assessore alla Mobilità del Comune di Milano, che annuncia quindi l’intenzione di “anticipare a domani le misure di secondo livello del protocollo aria della Regione Lombardia, che si aggiungono alle misure già in vigore e soprattutto ad Area B, in questa fase è necessario fare ancora di più”. A Milano sono infatti già attive le misure di primo livello: da otto giorni consecutivi si registrano valori medi di Pm10 sopra i limiti. Un trend che già seguiva una sequenza negativa, con uno superamento delle soglie in sette degli otto giorni precedenti.

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Considerate le previsioni di Arpa, per oggi ancora favorevoli all’accumulo degli inquinanti, il Comune ha deciso di anticipare di due giorni le misure del secondo livello previste dal “Protocollo regionale sulla qualità dell’aria” per contrastare la diffusione delle polveri sottili, che normalmente scattano solo al decimo giorno consecutivo di superamenti del limite giornaliero di Pm10 di 50 microgrammi per metro cubo e che si attivano solo il martedì o il venerdì successivi all’ultimo rilevamento di Arpa.


Ebbene, con l’ordinanza del Comune, da domani, mercoledì 15 gennaio, è previsto, rispetto a quanto attualmente in vigore a Milano (il primo livello del Protocollo regionale e soprattutto Area B) lo stop dei veicoli trasporto persone fino a Euro 4 e trasporto merci (veicoli commerciali) fino a Euro 3 dalle 8.30 alle 18.30 anche sabato, domenica e festivi e trasporto merci (veicoli commerciali) Euro 4 dalle 8.30 alle 12.30 dal lunedì alla domenica, festivi inclusi. Inoltre l’ordinanza prevede il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) con prestazioni energetiche e ambientali che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle.

Tuttavia, “è evidente a tutti che le misure straordinarie non sono risolutive del problema di accumulo delle polveri nei periodi più critici dell’anno, servono misure strutturali- continua l’assessore- dallo scorso anno abbiamo attivato Area B, la grande Ztl che progressivamente tiene fuori dalla città i veicoli più inquinanti ma è importante nelle fasi critiche dare un segnale più forte. Chiediamo alla Regione di affrontare l’emergenza smog in modo strutturale, con misure efficaci con aiuti a cittadini e imprese per il cambiamento del parco circolante e maggiori risorse per il trasporto pubblico, purtroppo invece nel 2020 queste risorse sono state diminuite. Siamo in un’area geograficamente complicata e bisogna fare di più: Governo, Regione e Unione Europea ci aiutino”.

LEGAMBIENTE: “SALA STOPPI I SUV. E SE SERVE BLOCCO TOTALE TRAFFICO”

“Chiediamo al sindaco metropolitano di Milano, in quanto garante della salute dei cittadini, di introdurre misure di emergenza che, in situazioni di inquinamento come quella che stiamo vivendo, vietino la circolazione di Suv e altre autovetture pesanti, di qualunque motorizzazione”. E’ quanto chiede a Giuseppe Sala, la lettera che oggi gli indirizza Legambiente Lombardia, dopo che, scrive l’associazione ambientalista guidata in Lombardia da Barbara Meggetto,”sono passati 19 giorni da quando, a Milano e nelle città della ‘bassa’ lombarda, si è cominciato a respirare ininterrottamente aria con livelli di polveri sottili mediamente doppi rispetto a quelli che la normativa europea considera tollerabili per la salute umana”.

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Da qui la richiesta di misure urgenti che mettano uno stop alla circolazione di Suv e altre autovetture pesanti, “fissando il limite a 1,2 tonnellate”, perché, rileva Legambiente citando i dati della Iea, “è prioritario contrastare la crescita del peso, oltre che del numero, dei veicoli circolanti”. E nel caso in cui, continua Meggetto, “la situazione dovesse continuare ad essere critica”, l’azione del Comune dovrebbe essere quella “di arrivare a ordinare il completo blocco del traffico, non solo nella città, ma in tutta l’area metropolitana“.

La richiesta di Legambiente è anche quella di “stabilizzare tale misura di emergenza nel redigendo ‘piano Aria Clima’, in affiancamento al necessario irrigidimento per quanto riguarda la sosta, affinché sia chiaro che nelle scelte ambientali e climatiche della città di Milano non c’è spazio per i Suv”.

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