Dire Podcast – Mutilazioni genitali femminili: arrivano gli ‘Y-Act’

Duecentotrenta milioni in tutto il mondo, tra donne e bambine, hanno subito questa pratica

Pubblicato:13-12-2024 10:30
Ultimo aggiornamento:13-12-2024 10:31

mutilazioni genitali
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ROMA – Duecentotrenta milioni. Questo il numero di bambine, ragazze e donne che a livello globale hanno subito mutilazioni genitali femminili, una pratica radicata in molte società, con gravi conseguenze sulla salute fisica, psicologica, sessuale e riproduttiva di chi la subisce. A dare l’allarme è l’Unicef, secondo cui tale fenomeno registra oltre metà dei casi in Africa: 144 milioni. È per questo che Amref Italia ha lanciato, grazie a fondi dell’Unione europea, il progetto ‘Youth in Action for Change’, abbreviato in Y-Act, che ha permesso di formare giovani leader con background migratorio per diventare protagonisti nella lotta alle Mutilazioni femminili. Al progetto hanno collaborato anche l’associazione Le Réseau, il Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane (Conngi) e l’Università ‘Bicocca’ di Milano. Tre dei nuovi “giovani per il cambiamento” – Rediat, Gracefield e David – illustrano opportunità e sfide del loro lavoro, che va dall’Africa all’Europa (Italia compresa), tra stereotipi, scarsa informazione e la paura di vedere pratiche culturali tradizionali cancellate dalla “mano occidentale”. Ma come assicurano i ragazzi, “il cambiamento inizia quando tutti iniziano a parlarne”.

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