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FOTO | Il boom economico in mostra a Bologna con le sue pubblicità

Sotto le Due torri una mostra ha raccolto gli elementi chiave della storia del costume e del design italiano

Pubblicato:13-12-2021 15:17
Ultimo aggiornamento:21-12-2021 11:11

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BOLOGNA – Le pubblicità che hanno fatto la storia del costume e del design italiano in mostra a Bologna. Si chiama ‘Boom’ e ripercorrere attraverso le immagini la storia della crescita economica dell’Italia a cavallo tra gli anni ’50 e ’60.

Il percorso espositivo, composto da circa un centinaio di pezzi tra manifesti pubblicitari, serigrafie, elementi di arredo e pezzi di design provenienti da collezioni private, intende riportare il visitatore al cuore di una rivoluzione stilistica, comunicativa e culturale che costituisce la cosiddetta “infanzia felice” della società di massa. La mostra, curata da Carlo Terrosi, dopo la sua prima esposizione al Caos di Terni da ottobre 2020 a gennaio 2021, approderà a dicembre a Bologna nella sala museale ‘Elisabetta Possati’ al Baraccano fino al 13 gennaio.

ABITARE, MOBILITÀ E ALIMENTAZIONE

‘Boom’ mette in mostra i grandi temi dell’abitare, della mobilità, dell’alimentazione: tre must dell’Italian way of life che con la grande produzione pubblicitaria degli anni ’60 e ’70 acquisiscono lo status di vettore di cultura popolare italiana. Le due sezioni monografiche della mostra sono dedicate ad Olivetti e all’opera di Armando Testa. Olivetti è l’azienda italiana che forse ha maggiormente legato la propria strategia di impresa alla sperimentazione e all’evoluzione del design. Il nome di Olivetti diventa, nel 1952, quello della prima azienda al mondo cui il Moma di New York abbia mai dedicato una mostra “personale”: è qui che il design inizia a configurarsi come la punta di diamante di una politica industriale assolutamente peculiare.


D’altro canto, Armando Testa non è soltanto colui che ha dato il nome alla più importante agenzia di pubblicità a capitale italiano: la sua importanza storica sta nell’aver traghettato la comunicazione visiva commerciale dal cosiddetto ‘cartellonismo’, che appartiene ancora alla storia del graphic design, verso l’advertising di stampo anglosassone.

Nel corso della mostra sono previste due conferenze sui temi legati alla pubblicità: domani alle 16, con Carlo Branzaglia e Carlo Terrosi, “Pubblicità arte e design tra gli anni Sessanta e Settanta: le pubblicità che hanno fatto la storia del costume e del design italiano”, e il 12 gennaio, alle 16, con Paola Brembilla, Veronica Innocenti e Stefania Antonioni, “L’eredità di Carosello: branded content ieri e oggi“. L’ingresso è ad offerta libera e il contributo sarà destinato a sostenere le attività dell’Archivio storico di video-arte, progetto portato avanti dall’associazione Boart.

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