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Premiate a Roma le imprenditrici più influenti

ROMA – Determinate, coraggiose e tenaci, ma anche materne e creative. Sono le donne imprenditrici che con la loro professionalita’ hanno contribuito ad innovare un sistema economico e produttivo, finora improntato sul modello maschile. Donne che non hanno rinunciato alle peculiarita’ femminili ma ne hanno fatto, al contrario, punti di forza.  Il magazine di business […]

Pubblicato:13-12-2018 13:35
Ultimo aggiornamento:13-12-2018 13:35
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ROMA – Determinate, coraggiose e tenaci, ma anche materne e creative. Sono le donne imprenditrici che con la loro professionalita’ hanno contribuito ad innovare un sistema economico e produttivo, finora improntato sul modello maschile. Donne che non hanno rinunciato alle peculiarita’ femminili ma ne hanno fatto, al contrario, punti di forza.  Il magazine di business ‘Fortune’ e la rivista enogastronomica ‘Food&Wine’ hanno premiato le donne piu’ influenti nella prima edizione italiana del ‘Most influent innovative women 2018’, che ieri sera ha illuminato l’Open Colonna nel Palazzo delle Esposizioni a Roma.

Premio speciale ad Ornella Barra, unica donna italiana nella lista delle ’50 Most Powerful Women’ stilata da Fortune Usa per il suo ruolo come Co-chief operating officer nell’azienda farmaceutica Walgreens Boots Alliance. Ligure di nascita, dopo la laurea in farmacologia Ornella Barra inizia la sua attivita’ nella distribuzione dei medicinali, trovando nell’imprenditore Stefano Pessina un socio d’affari e un compagno di vita. “Nulla e’ impossibile nella vita- ha detto alle donne in sala- ma bisogna essere predisposte al sacrificio forse piu’ degli uomini, perche’ la nostra vita e’ piu’ complessa ma la nostra volonta’ piu’ forte”.


Sul palco si alternano gli esempi di imprenditoria femminile virtuosa, scanditi dalle portate dello chef Antonello Colonna. Davanti ad una platea di sole donne, vengono premiate ex aequo Daniela Ducato e Riccarda Zezza, alle quali va il premio Fortune Italia 2018. La prima, ha trasformato l’impresa di famiglia in un’innovativa realta’ che produce materiali ad alta tecnologia industriale, realizzati esclusivamente con eccedenze vegetali, animali e minerali. Un esempio che oggi da’ lavoro a piu’ di 600 persone nella provincia del Medio Campidano (Sardegna), la piu’ povera d’Italia. “Dove c’e’ poverta’ economica c’e’ sempre una politica povera di ascolto- ha commentato Daniela Ducato- innovare per me e’ dare valore al lavoro che non sia assistito da denaro pubblico ma un lavoro vero, che sappia reggersi e camminare sulle sue gambe”.

Riccarda Zezza, invece, vive a Milano, dove promuove un percorso di formazione che trasforma la genitorialita’ in soluzioni formative all’avanguardia. “Ancora oggi la maternita’ e’ un problema per lo sviluppo delle aziende, e questo e’ un grande paradosso- ha detto l’imprenditrice- il mio progetto punta a trovare nella vita di tutti i giorni le capacita’ che ci richiede l’ambiente lavorativo, perche’ la nostra quotidianita’ e’ fonte di competenze e soprattutto felicita’”.

Premiate anche le under 40 Adriana Santonocito ed Enrica Arena, che con Orange Fiber hanno creato in Sicilia una filiera tessile che produce materiali dagli scarti degli agrumi. Tutte le vincitrici sono state scelte da un board presieduto da Monica Parrella, del Dipartimento pari opportunita’ della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e valutate in base al valore etico e sociale dell’attivita’, l’evoluzione della carriera e l’influenza socio-culturale della persona. E il tema politico e’ stato un altro protagonista della serata, presentato da tutte con una visione unanime: meno quote rosa, piu’ meritocrazia.

di Chiara Adinolfi

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