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ROMA – “Questa la situazione: Italia stima deficit a 2,4 e propone il 2. Commissione stima 2,6 e accetta 2 (ma vero). In sostanza mancano 4,5 miliardi oltre 6,5 miliardi messi sul piatto dal Governo. Tanto rumore e tanto spread per tornare al punto di partenza. #dilettanti”. Lo scrive su twitter Carlo Calenda (Pd).
Questa la situazione: Ita stima deficit a 2,4 e propone il 2. Commissione stima 2,6 e accetta 2 (ma vero). In sostanza mancano 4,5 mld oltre 6,5 mld messi sul piatto dal Gov. Tanto rumore e tanto spread per tornare al punto di partenza. #dilettanti
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 12 dicembre 2018
“È una manovra sciagurata. Non c’è innovazione. Non ci sono investimenti. C’è solo un colpo duro contro le generazioni future. L’Italia sta già pagando duramente gli errori di M5S e Lega. Lo spread è salito fino a quota trecento e i mutui sono più cari. Le famiglie e le imprese stanno già facendo i conti con la stretta del credito. Gli investitori scappano…”. Così Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia, in un’intervista ad “Avvenire”.
Che cosa direbbe a Conte? “Cambi. Non si può difendere l’indifendibile. Anche con l’Europa non hanno scelto la strada giusta: serviva più preparazione e meno arroganza. Pensavano che alzando la voce avrebbero portato a casa risultati e, invece, hanno solo dimostrato una sconcertante inconsistenza”. La procedura di infrazione può essere ancora evitata e i segnali che arrivano da Bruxelles fanno sperare…
“Sarebbe un dovere ascoltare il monito di Mattarella e moltiplicare l’impegno per riuscirci. Anche perché se fallisce anche l’ultima mediazione di Conte saranno gli italiani a pagare. Con le loro tasche”.
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