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Marche, 3 concerti per le popolazioni colpite dal terremoto

"Musica per le città ferite", ideata dallo psichiatra Massimo Mari

Pubblicato:13-12-2016 11:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:25

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musica_generica2ANCONA – Asur, Regione e ‘MarcheConcerti’ insieme per le popolazioni colpite dal sisma. Si articola in tre iniziative la rassegna musicale ‘Musica per le città ferite’ ideata dallo psichiatra dell’Area Vasta 2 Massimo Mari a cui l’amministrazione regionale ha affidato l’incarico di coordinatore dell’ascolto psicologico nelle tendopoli: tre concerti, che si terranno tra il 14 e il 21 dicembre, a Pieve Torina, Tre Ponti di Montefortino e San Benedetto del Tronto.

“Rispetto alle persone che vivono il dramma della distruzione delle loro città e di una vita provvisoria in strutture lontane va assicurato loro, con tutte le possibilità a nostra disposizione, di riacquistare nel tempo un minimo di qualità della vita accettabile, anche dal punto di vista artistico-culturale- spiega il dottor Mari- Crediamo nella forza del bello e della musica: forze che ci aiuteranno nel nostro intento di ricostruzione psicosociale”.

Valentino Alessandrini, violinista originario di Amandola, si esibirà il 14 dicembre alle 18.30 nella tensostruttura allestita vicino al teatro ormai inagibile di Pieve Torina, il Quartetto delle Marche (formato da David Taglioni, Giuditta Longo, Aurelio Venanzi e Andrea Agostinelli) suonerà il 18 dicembre alle 18.30 a Tre Ponti a Montefortino nell’ex-stabilimento Tinnea mentre la rassegna verrà chiusa mercoledì 21 dicembre alle 21 a San Benedetto del Tronto da due pianoforti nella sala Auditorium del Palariviera che Francesco Libetta suonerà a otto mani insieme a Scipione Sangiovanni, Giorgio Manni, Alberto Manzo, Sara Metafune, Andrea Rucco, Nicoletta Vaglio e Alessio Zuccaro.


La ricostruzione materiale– sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile delle Marche Angelo Sciapichettipassa anche da una ricostruzione mentale. Talvolta la proverbiale caparbietà dei marchigiani di fronte a una tragedia come quella del sisma che ha colpito la nostra regione, può non bastare per tornare ad un equilibrio normale. Ben vengano allora iniziative come queste che uniscono cultura, solidarietà e supporto socio sanitario per un fine comune: ridare speranza nel futuro, riconoscersi come comunità e mantenere l’identità culturale”. L’ingresso agli eventi è gratuito.

di Luca Fabbri, giornalista

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