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Alla Leopolda arrivano i risparmiatori di Banca Etruria delusi, ma vengono fermati: “Vogliamo solo incontrare i ministri” – VIDEO

Un drappello di poche decine di persone, ma intenzionate a farsi sentire dai vertici di governo riuniti a pochi metri alla stazione Leopolda

Pubblicato:13-12-2015 10:15
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:42

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risparmiatori banca etruria_leopolda1FIRENZE – Gli obbligazionisti di Banca Etruria si sono ritrovati a 500 metri dalla Leopolda, in via Il Prato. Un drappello di poche decine di persone, ma intenzionate a farsi sentire dai vertici di governo riuniti a pochi metri alla stazione Leopolda. I risparmiatori vengono da Vinci, da Empoli e provincia, da Firenze e Arezzo. Sui cartelli le cifre perse negli investimenti sulle obbligazioni secondarie e sulle azioni dell’istituto bancario. “In terra rossa vi siete scavati la fossa”, recita lo striscione che annuncia il presidio.  I manifestanti trattano con la Digos la possibilita’ di avvicinarsi alla Leopolda. Sperano in ogni modo di incontrare Matteo Renzi. Angioliono 70 anni, artigiano in pensione di Laporecchio e’ deluso: “Non daro’ mai piu’ il voto al Pd. Chi si comporta cosi’ non e’ degno del mio voto. A Renzi direi di andare a casa perche’ e’ incompetente“. Largo sostegno per la linea Saviano, secondo il quale il ministro Boschi dovrebbe fare un passo indietro.

Si cercano spiragli legali. Maria Grazia, pensionata di Empoli, spiega che venerdi’ rappresentanti dei risparmiatori hanno incontrato il sottosegretario all’economia Enrico Zanetti. “Abbiamo chiesto se ci fosse una controparte per un’eventuale rivalsa giudiziaria. Zanetti lo ha negato e ci ha rinviati ai consigli del nostro legale. In sostanza non ci dicono neppure contro chi dobbiamo prendercela”.


Sono stati fermati dalla polizia a 300 metri dalla Leopolda i risparmiatori beffati nel caso delle banche. Il drappello di manifestanti e’ stato fermato a via Magenta. “Fateci passare, siamo pochi e siamo pacifici. Vogliamo solo incontrare i ministri”, hanno spiegato alla Digos. Ma non c’e’ stato nulla da fare. I risparmiatori non nascondono la delusione per le soluzioni prospettate. “E’ un’elemosina”, dicono a proposito del fondo ipotizzato in legge di stabilita’. “Vogliamo tutti i nostri soldi”, aggiungono. Chiedono di incontrare il premier o il ministro dell’Economia. “Ma dubito che vogliano farlo”, ammettono.

Si valuta la possibilita’ di un incontro tra una delegazione dei risparmiatori ‘beffati’ e il governo.  Le forze dell’ordine stanno raccogliendo le generalita’ di chi dovrebbe far parte di questo gruppo di risparmiatori che potrebbe confrontarsi con il presidente del consiglio. Tra questi Letizia Giorgianni, portavoce del gruppo ‘Salva banche’. Posizione particolarmente critica la sua. Il provvedimento del governo, spiega, “e’ una soluzione che non ci piace perche’ non verra’ incontro alle esigenze di tutti. Noi chiediamo un fondo che tuteli tutti i risparmiatori, indipendentemente dal reddito e dall’Isee. Chiediamo poi un’inchiesta seria per far luce su chi ha creato tutto questo”. Quanto alla posizione espressa nelle scorse ore da Saviano, Giorgianni osserva che e’ “assolutamente legittima. C’e’ un conflitto di interessi i cui contorni sono ancora da delineare.  Troviamo la posizione di Boschi inconciliabile con il governo del Paese a causa delle implicazioni familiari di questa vicenda”. “Se Renzi ci incontrera’- conclude Giorgianni- intanto gli faremo vedere i volti e le facce di chi e’ stato raggirato”.

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