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Arrestato l’ex capo dell’antiriciclaggio spagnolo: aveva 20 milioni di euro nei muri di casa, “come Pablo Escobar”

L'arresto è collegato al sequestro di 13 tonnellate di cocaina nel porto di Algeciras. Il superpoliziotto accusato di lavorare per i narcotrafficanti da almeno 5 anni

Pubblicato:13-11-2024 10:58
Ultimo aggiornamento:13-11-2024 10:58
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ROMA – La Spagna ha arrestato uno dei suoi più alti ufficiali di polizia, Óscar Sánchez Gil, l’ex capo della divisione antifrode e antiriciclaggio. Gli hanno trovato 20 milioni di euro nascosti tra le pareti di casa, ad Alcalá de Henares, una cittadina a circa 30 km da Madrid.

Gli agenti lo hanno arrestato la scorsa settimana insieme ad altre 15 persone, tra cui la sua compagna, anche lei agente di polizia a Madrid. Nel suo ufficio c’era anche 1 milione di euro, nascosto in due armadi chiusi a chiave, in banconote da 50-500 euro.

La coppia è ora accusata di traffico di droga, riciclaggio di denaro, corruzione e associazione a delinquere. Secondo i media spagnoli, gli arresti sono collegati al sequestro, avvenuto il mese scorso, di 13 tonnellate di cocaina arrivate nel porto meridionale di Algeciras da Guayaquil, la città più grande dell’Ecuador e snodo del narcotraffico internazionale, nascoste nelle casse di banane.


Il container era destinato a un importatore spagnolo con sede ad Alicante. La polizia ha perquisito diverse abitazioni e uffici a Madrid e Alicante e queste operazioni hanno portato alla luce legami tra l’importatore e Sánchez Gil.

L’ex poliziotto è sospettato di aver lavorato per i narcotrafficanti per “almeno cinque anni”. Gli ufficiali di polizia citati da El Mundo hanno paragonato la sua casa “a quella di Pablo Escobar”.

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