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Covid, Galli: “Niente allarmismi. Ma nei prossimi mesi servirà attenzione”

L'infettivologo: "Probabile che nel prossimo periodo avremo uno sviluppo discreto della pandemia. Ma i vaccini servono"

Pubblicato:13-11-2021 17:00
Ultimo aggiornamento:13-11-2021 17:01
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massimo galli
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ROMA – “Mi auguro che non sia necessario. Il sistema a colori a suo tempo non ha funzionato tantissimo e siamo nella condizione in cui molti cittadini sono vaccinati e protetti in maniera significativa. In termini di allarme non esagererei, anche se bisogna fare attenzione nei prossimi mesi”. Così l’infettivologo Massimo Galli, ai microfoni di iNews24 sul rischio di ritorno in zona gialla per alcune regioni italiane.

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L’esperto dell’ospedale Sacco di Milano confronta la situazione epidemiologica europea e quella italiana. Anche se si assiste a un aumento dei casi, Galli afferma: “Dobbiamo considerare alcuni fattori. Innanzitutto abbiamo vaccinato tanto, ma dopo. Abbiamo riaperto le scuole e tutto il resto dopo. Sulla base di questo, veniamo dietro al resto d’Europa, nel senso che è probabile che avremo uno sviluppo discreto della pandemia nel prossimo periodo. Però abbiamo istituito il green pass prima, incentivando ulteriori persone a vaccinarsi. La situazione merita assoluta attenzione ma non è disastrosa“.



Sulla situazione degli ospedali, l’infettivologo spiega: “I vaccini dovrebbero riuscire a contenere i casi gravi e i decessi. Ma questo virus, soprattutto a causa della variante Delta, si diffonde parecchio” .Galli interviene anche sulle somministrazioni delle prime dosi che si sono ormai stabilizzate: “Per arrivare al 90% dei vaccinati tra i cittadini vaccinabili, le stime dicono che serviranno due mesi e mezzo circa. Questo elemento, come addetti ai lavori, ci spaventa, perché è troppo tempo rispetto alla necessità e bisognerebbe riuscire a somministrarle in un tempo minore”, conclude l’esperto.

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