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Emilia-Romagna arancione per numero ricoveri, Viale (S.Orsola): “Ben venga”

Il direttore delle Malattie infettive del Policlinico S.Orsola 'benedice' il passaggio in zona arancione: "Non è sconfitta"

Pubblicato:13-11-2020 17:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:14
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BOLOGNA – L’Emilia-Romagna passa di fascia: da giallo ad arancione. Lo conferma l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, durante la diretta Facebook di questo pomeriggio dal Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Restrizioni ulteriori, che si aggiungono alle misure previste dall’ordinanza firmata ieri, che si sono “rese necessarie perchè l’andamento epidemiologico ha portato tante persone a essere ricoverate nei nostri ospedali”, spiega Donini. Quindi a partire da domenica l’Emilia-Romagna sarà in zona arancione “per due settimane”.

Donini entra poi nei dettagli della situazione. “L’andamento epidemiologico sembra contradditorio- sottolinea l’assessore- il rapporto tra positivi e tamponi è stato intorno all’11% per tutta la settimana, quindi minore rispetto alla media nazionale. E abbiamo un fattore Rt di 1,4 che è minore rispetto alle settimane precedenti. Quindi sembrano dati che attestano una stabilizzazione e un addolcimento della curva”. Ma allo stesso tempo, sottolinea Donini, “un dato importante sui ricoveri”, visto che i malati covid occupano il 50% dei posti sul totale di quelli disponibili nei reparti e il 34% delle terapie intensive. “È per questo che siamo passati in un’altra fascia- ribadisce Donini- perchè ricordo che gli ospedali non stanno affrontando solo il covid, ma stanno erogando anche la gran parte le prestazioni programmate. Quindi siamo impegnati su un doppio fronte”. Questo significa che “lo stress e la pressione sugli ospedali sono tali da indurre il Governo a ritenere che la Regione dovesse passare di fascia- afferma Donini- speriamo che in queste due settimane la pressione si alleggerisca per non aggravare la nostra condizione e magari migliorato”.

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VIALE (SANT’ORSOLA): BEN VENGA EMILIA-R. IN ZONA ARANCIONE

Non deve essere letta come una sconfitta, ma come una presa di coscienza: se il passaggio alla zona arancione migliorerà i nostri comportamenti ben venga la zona arancione”. Così Pierluigi Viale del Sant’Orsola, in diretta Facebook questa sera con l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini.

“Sicuramente il razzo ha perso un po’ di velocità- dice Viale riferendosi alla seconda ondata di Covid- la sua crescita è diventata più lineare e il tasso di positivi ricoverati non supera mai il 5%. Ma sono pazienti gravi”. Non solo: questi malati “hanno un turnover lento, oggi sono entrati 70 pazienti negli ospedali dell’Emilia-Romagna ma ne sono usciti poco più della metà. Vuole dire che servono 35 posti letti in più. Per questo è una crescita che anche se lineare preoccupa“.

Peraltro l’Emilia-Romagna ha ingaggiato una “sfida durissima”, quella cioè di non sospendere tutte le altre prestazioni sanitarie. “Combattiamo su due fronti ma l’esercito è lo stesso, benchè rimpinguato”, dice ancora Viale. Che sottolinea: “possiamo ancora reggere la crescita come occupazione di posti letto e terapia intensive, ma anche il nostro eccellente sistema sanitario non può reggere in eterno”.

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