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E’ un fiume in piena il presidente della regione Campania Enzo De Luca, che accusa il governo di aver ritardato l’adozione del lockdown nazionale e di aver creato il caos con il sistema delle zone colorate, a suo dire una vera idiozia. “Se a palazzo Chigi ci devono stare dei dilettanti come Di Maio allora e’ meglio che vadano a casa”, e’ in sintesi il duro attacco di De Luca, proprio nel giorno in cui il governo si avvia a disporre la zona rossa per la Campania e per la Toscana, mentre Emilia-Romagna, Friuli e Marche potrebbero diventare arancioni. De Luca denuncia una campagna di “sciacallaggio” contro la sua regione e non risparmia nessuno, dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris a Roberto Saviano, che definisce un “camorrologo di professione, un milionario che veste come un carrettiere perche’ fa tendenza”.
“Le scuole non sono dei focolai”. E’ Giuseppe Conte oggi a difendere le scelte del governo e quello che chiama “il valore” della didattica in presenza. Il premier non nasconde che oggi qualche regione potrebbe cambiare di colore, però predica ottimismo: “Confido che oggi l’RT nazionale possa scendere sotto all’1,7- dice- a dimostrazione che le nostre misure funzionano”. All’orizzonte però non c’è alcuna “catarsi liberatoria”, avverte, perché “il pericolo” del virus è ancora tra noi. Ospite della Cgil, Conte dialoga col segretario Maurizio Landini a cui promette di “rafforzare e aggiornare lo statuto dei lavoratori”. Ma non solo: “Lavoriamo insieme- rilancia Conte- a uno statuto delle imprese”.
Un fondo da 500 milioni di euro per le politiche attive. Ma anche sgravi contributivi al 100% per l’assunzione dei giovani under 35 e incentivi per l’occupazione femminile. Prende forma la legge di bilancio. Nelle prossime ore è atteso il testo definitivo e intanto si profila una inedita doppia sessione in Parlamento, con Montecitorio impegnato sulla manovra e Palazzo Madama sugli indennizzi alle imprese. Il governo, infatti, sta preparando un terzo decreto Ristori finanziato con un nuovo scostamento di bilancio da 15-20 miliardi. La vice ministra dell’Economia, Laura Castelli chiede al Mef di mettere a punto una norma che preveda aiuti per tutte le aziende che hanno subito un calo del fatturato.
La nuova presidente dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza è Carla Garlatti. A nominarla i presidenti di Senato e Camera dei deputati, Casellati e Fico, a una settimana dalla Giornata Internazionale dedicata ai Diritti dei bambini e dei ragazzi. Nata a Udine nel 1957, Carla Garlatti è magistrato dal 1986, ed attualmente ricopre l’incarico di presidente del Tribunale per i minorenni di Trieste. “Abbiamo scelto un profilo di alta competenza e professionalità. Siamo certi che Carla Garlatti saprà interpretare al meglio un ruolo delicato”, hanno detto Fico e Casellati.
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