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Dopo la prima puntata della fiction Rosy Abate minacciata una coppia piemontese

Nella fiction mostrato un numero di cellulare realmente esistente

Pubblicato:13-11-2017 15:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:53

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ROMA – Notte da dimenticare per una coppia di trentenni della provincia di Domodossola, tempestata da telefonate dopo la messa in onda della prima puntata della fiction “Rosy Abate”. Il motivo? Un numero di telefono apparso in una scena della fiction.

Protagonista dello spin-off di “Squadra antimafia” è Rosy, una ragazza siciliana cresciuta in una famiglia mafiosa, che tenta di rifarsi una vita. Nella puntata andata in onda, un criminale scrive il numero di telefono incriminato su un foglietto destinato appunto a lei.

«Quel numero esiste ed è di mio marito– ha dichiarato la signora di Domodossola in un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa-. Da ieri sera persone sconosciute ci stanno tempestando di telefonate, fino alle 4 di notte e di nuovo stamattina, per chiederci se siamo parenti di Rosy Abate, qualcuno ci dà dei mafiosi e c’è chi ci ha perfino minacciato».  La donna ha raccontato di aver trascorso la notte a rispondere alle numerose chiamate arrivate sul telefono del marito.


Dopo aver archiviato l’ipotesi di uno scherzo di cattivo gusto è quindi arrivata la paura. Un uomo della Basilicata avrebbe infatti minacciato la donna pensando che il numero di telefono in questione appartenesse davvero alla protagonista della fiction: «Rosy Abate non fai paura a nessuno, vengo lì e ti ammazzo».

«Aspetto che mio marito torni dalla Svizzera e andiamo dalle forze dell’ordine– ha dichiarato la signora-. Non è possibile che una produzione tv non controlli se i numeri sono veri. La nostra privacy è stata violata. Mio marito è siciliano di origine, ma noi con la mafia non c’entriamo niente, siamo mica matti».

 

 

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