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Il 2017 anno record per i musei: quasi 50 milioni di visitatori

Tra gennaio e settembre i visitatori sono cresciuti del 9,4%, mentre gli introiti sono aumentati del 13,5%

Pubblicato:13-11-2017 09:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:53

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ROMA  – Dopo “l’anno record” del 2016, con 45,5 milioni di visitatori e circa 175 milioni di euro si incassi, il 2017 conferma un trend di crescita “significativo” dei musei statali italiani: tra gennaio e settembre i visitatori sono cresciuti del 9,4%, mentre gli introiti sono aumentati del 13,5%.

Tra le regioni più virtuose in termini di visitatori e di incassi ci sono la Liguria (rispettivamente +22,7% e +8,4%), la Puglia (+18,3% e +13,5%), il Veneto (+20% e +73,7%), il Friuli Venezia Giulia (+13,7% e +19,2%), la Toscana (+10,5% e +14,9%) e la Campania (+10,8% e +13,9%). A fornire i dati è il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, in occasione dell’incontro con la stampa convocata alle Terme di Diocleziano, a Roma, per fare il punto sui risultati della riforma Franceschini.

Per quanto riguarda i 30 musei resi autonomi, si è registrato un incremento del numero dei visitatori dell’11% e un aumento degli incassi del 14,5%. Secondo il Mibact, “questa tendenza fa prefigurare il possibile raggiungimento di un altro record per il 2017: 50 milioni di visitatori“.


Numeri che per il ministro Franceschini “testimoniano una radicale inversione di tendenza dovuta alle importanti novità introdotte con il sistema museale nazionale”, tra cui le domeniche gratuite.

COLOSSEO CAMPIONE INCASSI E VISITATORI 2013-16, +11,6 E +13,6%

Il Colosseo si conferma campione di incassi e di visitatori. Tra il 2013 e il 2016 l’Anfiteatro Flavio resta saldo al primo posto in Italia sia per gli introiti che per il numero dei visitatori.

Per quanto riguarda gli incassi, sono passati dai 40,7 milioni del 2013 ai 45,4 del 2016, anche se l’anno migliore per il Colosseo è stato il 2015, quando ha incassato 45,7 milioni di euro.

Il trend del 2017, però, segnala un ulteriore incremento del 9,3%. In tutto, nel triennio gli introiti sono aumentati dell’11,6%, mentre i visitatori sono aumentati del 13,6%, passando dai 5,8 milioni del 2013 ai 6,6 del 2016. Il picco anche in questo caso resta il 2015 con quasi 7 milioni di visitatori, ma il trend del 2017 fa ben sperare con un +10,2%.

A seguire il Colosseo nella classifica dei siti resi autonomi dalla riforma sono Pompei e gli Uffizi, anche se quest’ultimo sito tra il 2013 e il 2016 ha visto una flessione dello 0,6% sul versante dei visitatori, a fronte però di una crescita del 23,5% degli introiti.

Per quanto riguarda il resto dei siti autonomi, tra gli aumenti più marcati dei visitatori c’è il Museo nazionale di Reggio Calabria, passato dagli 11.522 ai 210.598 anche grazie all’apertura del nuovo museo e al nuovo allestimento dei bronzi di Riace. Il Museo archeologico nazionale di Taranto registra un +203% dei visitatori, il Museo di Capodimonte il +64,6%, la Reggia di Caserta si attesta su un +55,3% di visitatori, mentre il parco archeologico di Paestum registra un +47,5%.

Cresce anche il Museo Archeologico Nazionale di napoli, +46,7%, e il Parco Archeologico di Pompei, con un +37,1%. Alla crescita dei musei del Sud corrispondono percentuali significative anche al Nord d’Italia, con il palazzo reale di Genova che conquista un +50,3% di visitatori, così come la pinacoteca di Brera, +37,5%, e i musei Reali di Torino con un +29,1%.

Per quamto riguarda questi nove mesi del 2017, i primi venti musei statali resi autonomi dalla riforma voluta dal ministro Franceschini e i parchi Archeologici del Colosseo e Pompei hanno registrato una crescita del numero dei visitatori e degli incassi rispetto allo stesso periodo del 2016. I visitatori sono aumentati del 11% mentre gli introiti hanno conquistato un +14,5%. Gli istituti più performanti sono la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, con un più 84% di visitatori e un più 182% di introiti, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, più 83,2% di visitatori e più 205,8% di introiti, seguiti dal Museo di Capodimonte con un più 55% di visitatori un più 29,8% di introiti, dalla Reggia di Caserta, +23,3% di visitatori e più 27% di introiti, dai musei Reali di Torino, +20,5% di visitatori e più 13,3% di introiti, e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli che ha conquistato un più di 19,9% di visitatori e un più 73% di incassi. Amche nel 2017 i grandi attrattori mantengono uno sviluppo costante: è il caso del Colosseo, con più 10,2% di visitatori e più 9,3% di introiti, delle Gallerie degli Uffizi +14,6 % e più 15,1% della Galleria dell’Accademia di Firenze, +11,3% e +11,8%, e della Pinacoteca di Brera, +12,7 % e +16,6%.

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