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Sisma magnitudo 7.8 in Nuova Zelanda, allerta tsunami. E’ fuga dalla costa Est

Colpita soprattutto la South Island. Ci sono già onde di ritorno alte 2 metri, ma si teme per quelle alte 4. Abitanti in fuga

Pubblicato:13-11-2016 15:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:18

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tsunami_nuova_zelandaROMA – Le autorità neozelandesi hanno avvisato la popolazione che abitano lungo la costa orientale di lasciare immediatamente le proprie case e raggiungere posti più elevati nell’entroterra, in seguito all’allerta tsunami. La notte scorsa un terremoto di 7.8 gradi ha colpito il Paese, e in particolare la South Island – una delle due isole principali che compongono il Paese – senza risparmiare Wellington, la capitale. Migliaia gli evacuati, ma ora a preoccupare di più è la gigantesca onda di ritorno dal mare che, abbattendosi sulle coste, rischia di spazzare via tutto ciò che incontra al suo passaggio. Anche la città di Dunedin – all’estremo sud dell’isola – ha proclamato lo stato di emergenza. Per le strade sono in funzione le sirene per l’allerta tsunami. Come riporta il quotidiano ‘Guardian’, migliaia di persone sono ora imbottigliate nelle strade, nel tentativo di raggiungere le località sicure indicate dalla Protezione civile nazionale. Le onde di ritorno si stanno già abbattendo lungo alcune coste a nord della South Island, alte almeno due metri, ma c’è timore per quelle che potrebbero superare i quattro.

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Wellington

L’epicentro del terremoto di magnitudo 7.8 è stato registrato nella parte nord orientale dell’Isola del Sud, a 15 chilometri a nord-est di Culverden, vicino il distretto di Kaikoura, poco dopo la mezzanotte ora locale (mezzogiorno in Italia). Intorno alle 15 ora italiana è stata avvertita un’altra scossa superiore ai 4 gradi nel distretto di Kaikoura. Il Parlamento di Wellington nella notte è stato adibito a ricovero temporaneo per gli sfollati di un albergo vicino, reso pericolante dalla forte scossa. Al momento secondo il ‘Guardian’ non ci sono stime ufficiali riguardo ai feriti provocati dal violento terremoto, ma qualche voce sta iniziando a circolare, in seguito alle numerose chiamate giunte agli ospedali: varie ambulanze ed elicotteri di soccorso sono infatti già partiti.

di Alessandra Fabbretti, giornalista


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