Getting your Trinity Audio player ready...
|
PEJE – Non ti aspetti nel cuore di una missione della Difesa, dietro alle torri di guardia, alle recinzioni, agli alloggi bianchi e severi accerchiati dalle montagne, di trovare il Cinema Paradiso. Non ti aspetti una platea gremita di militari in mimetica di sera dopo cena. È accaduto ieri sera per la prima volta a Villaggio Italia, nella cittadina di Peje in Kosovo. Li dove è di stanza il contingente italiano guidato dal colonnello Rocco Mundo per la missione KFOR. Il ‘teatro nei teatri’ è da sempre un’idea del Tenente Colonnello Gianfranco Paglia e così dopo lunga preparazione sul C130 sono saliti anche loro, gli attori: Ciro Esposito (che ha interpretato Paglia nel film per la tv ‘Le ali’), Salvatore Catanese, Rosario Minervini e Martina Sionne. In scena hanno portato i ‘Racconti Mannari’ per descrivere con ironia la ‘bestialità’ dell’essere umano. Tabù, pregiudizi, aneddotti di vita ordinaria, drammi della routine tutto è diventato occasione per ridere e riflettere.
Tanti, tantissimi gli applausi. Poteva sembrare un appuntamento ‘difficile o persino stonato’ in questi ultimi giorni di grande preoccupazione, ma è lo stesso Paglia a dirsi, parlando con il capo di SME prima della missione, che la Difesa va avanti, il Vespucci naviga, le Frecce volano e la vita nei Teatri deve procedere. “Esperienza unica”, hanno commentato gli attori ai giornalisti: “Il teatro si può portare ovunque. Il Tenente Colonnello Paglia faceva sul serio, noi pensavamo scherzasse”…hanno ironizzato. “Ci rivolgiamo all’animo umano e alle debolezze”, ha spiegato Ciro Esposito e ha concluso: “Siamo stanchi, ma felici”.
“Ci tenevo alla presenza dei giornalisti perché in Italia non si deve parlare di voi solo quando ci scappa il morto, anche in teatri sulla carta tranquilli che non lo sono. Venti anni fa era un altro Kosovo e questo è grazie a voi. Mi fate sentire bene”. Lo ha detto il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia in visita a Film City dal Generale Barduani e dal contingente Kfor. “Io sono fortunato- ha detto ancora Paglia riferendosi alla sua drammatica esperienza in Somalia- non ho mai avuto rimpianti, perché sono vivo e sono tornato a indossare l’uniforme. Poter tornare alle stellette e’ stato fondamentale e il mio unico obiettivo era tornare ad essere militare”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it