Il Guardian su La Russa: “Il presidente del Senato è una collezionista di cimeli fascisti”

Il quotidiano britannico sul proprio sito commenta l'elezione alla presidenza della Camera alta del Parlamento dell'ex ministro della Difesa

ROMA – “Un politico di Fratelli d’Italia che colleziona cimeli fascisti (fascist memorabilia) è stato eletto presidente della Camera alta del Parlamento, nel primo passo verso la formazione del governo italiano di più destra dal secondo dopoguerra”. Lo scrive il quotidiano britannico ‘The Guardian’ sul proprio sito.
Ignazio La Russa, ex ministro della Difesa, “il cui padre era segretario del partito fascista di Benito Mussolini, ha co-fondato Fratelli d’Italia insieme alla leader Giorgia Meloni“, prosegue il ‘Guardian’, “che è pronta a diventare primo ministro di un governo che include la Lega di estrema destra di Matteo Salvini e Forza Italia di Silvio Berlusconi”.

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Prosegue il quotidiano britannico: “Come Meloni, La Russa, il cui secondo nome è Benito, iniziò la sua carriera politica con l’ala giovanile del Movimento Sociale Italiano, il partito fondato nel 1946 dai sostenitori di Mussolini. Nei giorni scorsi è emerso un suo video che mostra cimeli fascisti, tra cui foto, medaglie e una statua di Mussolini, esposti nella sua abitazione. La clip è stata girata nel 2018. ‘C’è anche un simbolo comunista, ma lo mettiamo sotto i piedi [della statua di Mussolini]’, dice La Russa nel video”.
Lo scorso settembre, il fratello di La Russa, Romano, consigliere di Fratelli d’Italia nella regione Lombardia, “è stato filmato mentre faceva il saluto fascista a braccia rigide al funerale di un militante di estrema destra. La risposta del partito è stata che ‘invitava gli altri ad abbassare le braccia tese’”, segnala ancora il ‘Guardian’.

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La prima seduta del Senato nella XIX Legislatura “è stata aperta da Liliana Segre, 92 anni sopravvissuta all’Olocausto e senatrice a vita che, in un discorso accolto una standing ovation, ha ricordato ai parlamentari il 100mo anniversario della marcia su Roma di Mussolini, a fine mese”, segnala il quotidiano.

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