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Tg Politico Parlamentare, edizione del 13 ottobre 2022

Si parla di La Russa al Senato; del discorso di Liliana Segre; di Bankitalia e recessione; di Covid e ricoveri

Pubblicato:13-10-2022 18:48
Ultimo aggiornamento:14-10-2022 13:13

Tg Politico Parlamentare
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LA RUSSA NUOVO PRESIDENTE DEL SENATO

È Ignazio La Russa il nuovo presidente del Senato. L’esponente di Fratelli d’Italia è stato eletto con 116 voti al primo scrutinio. Forza Italia non ha partecipato al voto, in segno di protesta contro i veti di Giorgia Meloni indirizzati a Licia Ronzulli. Solo Silvio Berlusconi e Elisabetta Alberti Casellati hanno votato, come segnale di apertura. Almeno 17 voti a La Russa sono arrivati dalle opposizioni. Secondo Berlusconi sono stati il Terzo polo di Calenda e Renzi e i senatori a vita. Il leader di Italia viva assicura che non è così. Enrico Letta stigmatizza quella che definisce l’irresponsabilità di una parte dell’opposizione.

SEGRE: “25 APRILE E 1 MAGGIO DATE SCOLPITE NELLA STORIA”

In questo mese di ottobre nel quale cade il centenario della marcia su Roma, che dette inizio alla dittatura fascista, “tocca proprio ad una come me assumere momentaneamente la presidenza di questo tempio della democrazia che è il Senato della Repubblica”. Sono le prime parole della senatrice a vita Liliana Segre, che da presidente provvisorio del Senato, ha aperto la prima seduta della XIX legislatura. Il discorso di Segre, applauditissimo, è stato tutto incentrato sulla costituzione, definita il principale ancoraggio attorno al quale deve manifestarsi l’unità del Paese. Come disse Piero Calamandrei, ha ricordato la senatrice a vita, la costituzione non è un pezzo di carta, ma è il testamento di centomila morti caduti nella lunga lotta per la libertà; una lotta che vede idealmente come capofila Giacomo Matteotti. Segre si è poi rivolta all’aula: “Perché il 25 aprile e il 1° maggio sarebbero feste divisive?”. Sono date, ha sottolineato, scolpite nel grande libro della storia patria.

BANKITALIA TAGLIA STIME CRESCITA, ARRIVA RECESSIONE

La Banca d’Italia taglia le stime del Pil e prevede per il 2023 una crescita positiva pari solo allo 0,3%, in ribasso di un punto rispetto agli scenari del bollettino di luglio. L’incertezza caratterizza le proiezioni macroeconomiche di via Nazionale, che vede una debolezza nei consumi delle famiglie, una riduzione degli investimenti delle imprese e il rallentamento degli scambi internazionali. L’Italia ha davanti una recessione di nove mesi, almeno tre trimestri negativi prima del ritorno del segno più. Anche l’inflazione accelera, tanto che Bankitalia stima per quest’anno un rialzo dei prezzi all’8,5%.


COVID, CASI E RICOVERI IN AUMENTO

Nell’ultima settimana i nuovi casi da Covid sono in aumento del 20%. Tornano a crescere con punte fino al 40% i ricoveri in terapia intensiva e i decessi. I dati sono della Fondazione Gimbe, che però sottolinea come la risalita dell’epidemia sia meno rapida rispetto al passato. La pressione sugli ospedali si fa sentire, tuttavia anche i nuovi vaccinati segnano un incremento, soprattutto nella fascia tra i cinque e gli undici anni. I contagi restano stabili in Europa, rileva l’ultimo report dell’Organizzazione mondiale della sanità, mentre a livello mondiale sono in discesa. Sono la Germania e la Cina i Paesi che negli ultimi giorni stanno vivendo un’espansione del Covid.

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