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Piazza del Campidoglio s’illumina di rosa contro il tumore metastatico del seno

Oggi la terza Giornata mondiale del tumore metastatico della mammella. A Roma l'evento 'Sono una donna con carcinoma metastabile'

Pubblicato:13-10-2022 18:25
Ultimo aggiornamento:13-10-2022 18:58

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ROMA – Sono oltre 830mila le donne in Italia che hanno ricevuto una diagnosi di neoplasia della mammella. Oltre 40mila di loro vivono con una forma metastatica. Un numero importante, ma relativo a una patologia di cui si parla ancora troppo poco. Per promuovere l’informazione su questo tema, oggi 13 ottobre, in occasione della terza Giornata mondiale del tumore metastatico della mammella, si è svolto l’evento ‘Sono una donna con carcinoma #metastabile’, organizzato da IncontraDonna, Fondazione da sempre attiva per la sensibilizzazione del cancro al seno, con i contributi non condizionanti di Seagen e Pfizer. Roma Capitale, sede dell’iniziativa, ha illuminato di rosa la piazza del Campidoglio, suggestiva scenografia per una sfilata dedicata, che ha coinvolto pazienti e cittadini, con un obiettivo comune: ricordare che, oggi, con il carcinoma metastatico si può vivere e che le donne metastatiche vanno ascoltate nel rispetto dei loro diritti.


FONDAZIONE INCONTRADONNA: OGGI LA MALATTIA PUO’ ESSERE CRONICIZZATA

“Sono numerosissime le donne in Italia- ha commentato la presidente di Fondazione IncontraDonna, Adriana Bonifacino– che convivono con questa forma di tumore. Si tratta di un dato che, se da un lato preoccupa, dall’altro evidenzia i grandi passi avanti fatti dalla ricerca nella cura di questa malattia, che può essere cronicizzata, con un importante rallentamento della progressione e la garanzia di una buona qualità di vita. Con la campagna di comunicazione #metastabile, partita a maggio dello scorso anno abbiamo voluto aumentare la conoscenza di questa realtà oncologica in maniera semplice. “I più recenti studi scientifici- ha continuato- hanno dimostrato come la sopravvivenza mediana sia in progressivo e costante aumento in tutti i sottotipi di carcinoma mammario. Per questo è importante riuscire a ‘ripulire’ il termine metastatico dall’accezione negativa a cui è legato: oggi la malattia può essere cronicizzata, ed è possibile conviverci. Perché questo valga per tutte, in tutta Italia, è fondamentale però che vengano adottati percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (Pdta) specifici dedicati alle donne con tumore al seno metastatico”. “Siamo orgogliosi- ha infine affermato Bonifacino- che Roma Capitale ci abbia aperto le sue porte: la partecipazione Istituzionale ha un forte valore simbolico, per noi e per tutte le pazienti”.


LA SURVEY ‘CARCINOMA MAMMARIO METASTATICO: COME E QUANTO COMUNICHIAMO’

La campagna si è arricchita di una survey, dal titolo ‘Carcinoma mammario metastatico: come e quanto comunichiamo’, promossa da IncontraDonna, Aiom, Fondazione Aiom e Sipo. Rivolta agli oncologi, ha avuto il duplice obiettivo di esplorare le difficoltà nella comunicazione medico-paziente nei Pdta metastatici e i problemi a livelli organizzativi che si riscontrano più frequentemente. “Negli ultimi 30 anni- ha aggiunto Paolo Marchetti, ordinario di oncologia Dmcm università Sapienza di Roma e presidente della Fondazione per la medicina personalizzata– abbiamo assistito a una diminuzione costante della mortalità per carcinoma metastatico, grazie anche alla personalizzazione delle cure“. “Il cancro del seno– ha sottolineato- è la neoplasia in assoluto più frequente tra le donne residenti nel nostro Paese e prevediamo un aumento nei prossimi anni. Per questo bisogna concentrare gli sforzi nel promuovere una nuova cultura sulla malattia. La confusione sul significato dei termini ‘tumore’ e ‘metastatico’ spesso rischia di generare reazioni di rifiuto nella donna al momento della diagnosi. È quindi qui che bisogna utilizzare la giusta terminologia, con espressioni adeguate come convivenza con la malattia”.


IL SOSTEGNO DI ROMA CAPITALE

“Siamo molto orgogliosi di ospitare un’iniziativa che si rivolge a così tante persone- ha spiegato l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato. “È giusto- ha proseguito- che Roma con i suoi luoghi unici possa aiutare nel comunicare con i cittadini in occasione di eventi di sensibilizzazione a favore della salute. La corretta informazione medica e la prevenzione sono la prima forma di cura e per questo Roma Capitale non ha voluto far mancare il proprio sostegno a chi, come IncontraDonna, è vicina alle donne e agli uomini in cura”. “Abbiamo messo a disposizione piazza del Campidoglio, che è la casa di tutti i romani- ha infine detto Onorato- e che per l’occasione è stata illuminata di rosa per la suggestiva sfilata che ha visto protagonisti pazienti e cittadini insieme. Per contribuire a divulgare un messaggio positivo di speranza e di fiducia”.

LA STILISTA MARIA CELLI: ANCHE CON DIAGNOSI DI TUMORE AL SENO METASTICO SI PUO’ VIVERE VITA DI QUALITA’

“Essere qui, oggi, con queste donne meravigliose che indossano nel mie creazioni- ha dichiarato la stilista autrice della sfilata, Maria Celli- è la dimostrazione che è possibile vivere una vita di qualità anche con una diagnosi di tumore al seno metastatico”. “L’entusiasmo delle pazienti e di tutte le persone di IncontraDonna è contagioso e ci ha permesso di realizzare qualcosa di incredibile, forte e significativo, un quadro moda con un messaggio profondo. Non tutti possono essere qui oggi- ha concluso-, per questo l’evento è stato realizzato sia in presenza che in streaming, in modo da poter essere seguiti e dare voce a rappresentanti di pazienti, clinici, Istituzioni e Associazioni di volontariato”.

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