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Parte lo studio che indaga l’attività di lobbying di Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft

Quanto e in che modo influenzano le democrazie e la politica? E come fare a far 'contare' di più i cittadini? Al via indagine sui colossi del web

Pubblicato:13-10-2022 17:57
Ultimo aggiornamento:13-10-2022 17:57

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BOLOGNA- Quanto e in che modo le grandi piattaforme digitali come Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft influiscono sulle democrazie e sulle istituzioni europee? Ed è possibile promuovere una maggiore responsabilità e inclusione democratica nei processi economici indotti dalle trasformazioni digitali? Sono gli interrogativi a cui cercheranno di rispondere gli studiosi di Inca-INcrease Corporate political responsibility and Accountability, nuovo progetto Horizon Europe, finanziato dalla Commissione Europea con un budget di tre milioni di euro e coordinato dall’Università di Bologna. Il progetto -che coinvolge 12 partner di tutta Europa tra Atenei, fondazioni e centri di ricerca, ed un Associated partner svizzero- andrà ad esplorare le radici storico-sociali alla base della crescita delle piattaforme digitali e dell’erosione di un’economia di mercato coordinata. Da un lato saranno raccolti dati sulle attività di lobbying delle grandi piattaforme online, sulle loro relazioni industriali e sulla loro capacità di influenzare l’opinione pubblica, mentre dall’altro verranno promosse azioni partecipative per il potenziamento dei processi democratici e l’impegno diretto dei cittadini.

IL RICERCATORE: CRESCE IL POTERE DI PLASMARE E INFLUENZARE OPINIONI, LAVORO, POLITICA

“Le grandi piattaforme come Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft stanno diventando sempre più infrastrutture per la formazione delle opinioni, l’organizzazione del lavoro e il dibattito politico”, spiega Edoardo Mollona, professore al Dipartimento di Informatica-Scienza e Ingegneria dell’Università di Bologna, che coordina il progetto. “Di conseguenza, il loro crescente potere nel plasmare e influenzare tali questioni attraverso un’intensa attività politica, le relazioni industriali e l’impatto culturale ha aperto un ampio dibattito sul modo in cui affrontare queste trasformazioni”. Le difficoltà nel regolare il potere aziendale delle grandi piattaforme digitali, che si diffonde attraverso la politica, l’economia e la cultura, sembrano infatti ridurre progressivamente la capacità delle democrazie e istituzioni liberali europee di sostenere un’economia di mercato coordinata. Per questo, il progetto INCA punta a ricostruire la fiducia dei cittadini europei nelle istituzioni proponendo nuovi modelli di governance.

LO STUDIO DIRÀ COME CONIUGARE CRESCITA COLOSSI WEB CON PARTECIPAZIONE CITTADINI A PROCESSI DECISIONALI

Gli studiosi analizzeranno il modo con cui Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft influenzano l’opinione dei cittadini europei e condizionano i processi democratici, sviluppando quindi soluzioni per coniugare la crescita delle piattaforme digitali con l’inclusione sociale e la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali. Oltre a questo, verranno realizzate azioni per stimolare modelli di business e relazioni industriali alternativi in grado di rendere le piattaforme digitali responsabili dell’equità sociale, preservando al contempo il loro potenziale innovativo. Coordinato dall’Università di Bologna, il progetto Inca- INcrease Corporate political responsibility and Accountability coinvolge come partner: Universitat de Barcelona (Spagna), CoLABOR (Portogallo), University of Wroclaw (Polonia), University of Tartu (Estonia), Alexander von Humboldt Institute for Internet and Society (Germania), Tilburg University (Paesi Bassi), Fondazione per l’Innovazione Urbana (Italia), BIT Habitat (Spagna), Urbasofia (Romania), Elhuyar Fundazioa (Spagna), insieme a SUPSI (Svizzera) in qualità di Associated Partner.


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